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lunedì 7 marzo 2011

Io, ex MSI in cerca di un partito che non c’è

di Vito Andrea Bovi
Avevo appena 15 anni quando entrai per la prima volta dentro la sede di un partito politico e lo feci nel Fronte della Gioventù a Palermo. L’emozione era talmente tanta che mi mancava il respiro. Prima di allora per me la politica era solamente una parola scritta nel vocabolario della lingua italiana e senza un significato apparente. Era il lontano 1974 e da allora sono trascorsi 36 anni. In quegli anni si parlava di eversione e destabilizzazione, della P2 di referendum, della rivoluzione dei garofani e della guerra fredda ma, anche l’avvento del rock.
Essendo all’oscuro di tutto ciò cominciai a documentarmi e leggevo giornalmente i quotidiani di partito sia essi di centro, sinistra e destra con il solo scopo di chiarire dentro di me a quale ideologia appartenere. Per un periodo di tempo frequentai anche la sede giovanile del PCI.
Il Partito Comunista d'Italia inizialmente si poneva come obiettivo l'abbattimento dello Stato borghese e l'instaurazione di una dittatura del proletariato attraverso i Consigli degli operai  e dei contadini, sull'esempio dei bolscevichi russi di Lenin.  Cose in cui non mi rispecchiavo. Non mi venne mai in mente di frequentare la sede della Democrazia Cristiana perché per capirne gli obiettivi e gli scopi semplicemente per il fatto che avendo il potere in mano da 50 anni pensavo che, e non mi sbagliavo,  in Italia regnava una dittatura democratica. Dal mio documentarmi rimasi affascinato dagli ideali del Movimento Sociale Italiano ove si esaltavo la famiglia, la nazione e Dio, cose per me molto importanti.  Quella per me è stata una scelta non solo ideologica ma anche di vita. Il Movimento Sociale Italiano, per chi non lo sapesse,  (dal 1972: Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale) è un partito politico fondato il 26 dicembre 1946 da reduci della Repubblica Sociale Italiana come Giorgio Almirante, Pino Romualdi e Manlio Sargenti , Arturo Michelini . Il simbolo del partito fu scelto nel 1947: la "fiamma tricolore", emblema degli "arditi" della prima guerra mondiale. Il partito si sciolse il 27 gennaio 1995, confluendo, in maggioranza, nella rinnovata Alleanza Nazionale . Il Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale è un partito politico italiano rifondato il 12 luglio 2000 a Firenze da Gaetano Saya. Il 1° settembre 2003 viene adottato il simbolo storico usato dal MSI di Almirante, proponendosi sulla scena politica come continuatore del vecchio Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale. Con lo scioglimento avvenuto il 21 marzo 2009, di Alleanza Nazionale che confluisce nel Popolo delle Libertà, Saya resta il definitivo depositario del nome e simbolo voluto da Giorgio Almirante (la fiamma tricolore su base trapezoidale). Per dare voce e collocazione a chi veramente si sente di destra, quella destra Almirantiana che aveva rispetto per gli avversari e non mollava mai, che si difendeva con onore e accettava le sconfitte, quella destra che combatteva per un mondo libero dal comunismo, dalla corruzione e lottava contro il sistema mafioso - consociativista della Dc, quella destra che lottava contro le lobby bancarie e capitaliste, quella destra che aveva dei veri ideali come la FAMIGLIA, la NAZIONE e DIO, e che ora sono diventati CRISTIANITA’, OCCIDENTE e TRADIZIONE. Devo dirvi con sincerità che accettare di militare in AN durante la svolta di Fiuggi mi è servito per fare esperienza, sentire i comizi dell’ On. Fini e di altri e anche per formarmi , imparare e capire.
Ma il tempo passava, Berlusconi imperava e AN si svuotava, si svuotava sopratutto negl’ideali , ideali che servono più al giorno d’oggi che a ieri, si svuotava anche per le virate del On Fini.
E cosi grazie a Internet ho potuto veramente ascoltare e vedere tutti i comizi di Almirante e devo dire che sono rimasto entusiasta e ammirato, parlava di Europa unita nel ’70, di libertà ( la prima Legge contro la libertà di espressione fu fatta contro l’ MSI), di onore ,con quella voce e modo di fare che nessun altro aveva e che tutt’ora nessuno ha.
Un uomo del passato che vedeva il futuro o ancora meglio un uomo del futuro che ha vissuto nel passato, un uomo ammirato e rispettato anche dai leader avversari, un uomo che non provocava e che era deciso e coerente con i suoi ideali e i suoi sogni, ancor a oggi non esiste un politico al suo livello, ne a destra ne a sinistra.
E’ da qui che noi VOGLIAMO e DOBBIAMO ricominciare, dai suoi insegnamenti e da questi ideali,valori e riprendere quel sentiero che lui ci ha indicato e che noi abbiamo smarrito.

5 commenti:

Vito Andrea Bovi ha detto...

ANCORA NON L'HO TROVATO.

Anonimo ha detto...

cerca bonu ca trovi!

Michele Avvinti ha detto...

caro Totuccio ti capisco, il disagio che provi tu lo stiamo provando in tanti, tutti quelli che hanno creduto che il leader che incarnava gli ideali della Destra in Italia, dopo il Grande Almirante, era Fini. Tantissimi abbiamo creduto nella nuova destra post fascista, europea e di governo nata con il congresso di Fiuggi, Alleanza Nazionale, e grazie al suo leader carismatico. Ricordo quegli anni, il mio primo approccio al Fronte della Gioventù (movimento giovanile di AN), la prima tessera di partito, i primi sacrifici economici per sostenere le spese per il circolo, la passione e l'allegria nell'attaccare i manifesti di notte, l'entusiasmo e la volontà di essere protagonisti nella scena politica, la voglia di studiare e comprendere la politica attraverso i seminari, i corsi di formazione politica, la lettura e gli immancabili comizi a piazza politeama, ecc. Eravamo ancora minorenni, studenti e senza macchina, quanti sacrifici per essere così attivi e presenti. Purtroppo quella comunità politica oggi si ritrova smarrita e confusa, l'ex leader Fini già qualche anno prima di prendere, in assoluta autonomia, la sciagurata decisione di sciogliere AN aveva mostrato segnali di insofferenza e distacco da quella comunità e da quei valori ed ideali che incarnava, e in questi ultimi mesi ha continuato, con una linea politica incomprensibile ed altalenante, ad alimentare confusione e malessere nel popolo di centrodestra.
Caro Totuccio mi pare assai difficile che si possa trovare un partito che riproponga in toto quelle istanze e quei valori, forse è inutile cercarlo, può essere che mi sbagli, però la cosa che possiamo fare è quella di portare avanti con orgoglio, a prescindre dal partito dove si milita (che non può mai essere collocato nel centrosinistra), gli insegnamenti, i valori e gli ideali che quella comunità con tanta passione ci ha trasmesso e per cui ha tanto lottato.

Vito Andrea Bovi ha detto...

Caro Michele, condivido appieno il tuo pensiero ma aggiungo che gli insegnamenti e gli ideali che ho ricevuto da Peppino Tricoli, Guido Lo Porto ed in ultimo il compianto Giustino Blandi, al quale mi onoro di essere stato suo amico, quando nel lontano 1991 mi nominò commissario straordinario della sezione di Ciminna al fine di rifondare un partito che nel nostro territorio era scomparso. Con il suo aiuto e quello di Filippo Cangemi sono riuscito unitamente ad altri camerati a creare un gruppo bel saldo. Ricordo con nostalgia anche il 1981 quando in Piazza Umberto tenne comizio Giorgio Almirante e devo dirti che è stato il primo leader di partito a toccare il suolo ciminnesse. Quel giorno l'emozione era tanta e la piazza era gremita di gente di tutte le estrazioni ed alla fine del suo intervento lo applaudirono senza colore politico. Altri tempi ed altra politica però tutto il bagaglio che abbiamo lo dobbiamo trasmettere come valori ed ideali di quella Destra che aimè è ormai scomparsa. Io non vivo di ricordi e/o nostalgia ma in tutta sincerità il Fini o lo Storace di turno mi fanno solamente schifo. Il primo ha avuto il cattivo gusto di regalare 60 anni di storia a Berlusconi sciogliendo una storia ed una identità ed il secondo dopo aver giocato su due tavoli è andato a collocarsi nella sala del potere. Personaggi in cui non mi identifico e non mi ispiro e sicuramente il buon Giorgio si starà rivoltando nella tomba.

Missino Bocinaru ritirato dalla vita politica ha detto...

Io il Msi ce l'ho nel sangue

Ricordo che all’età di 8 anni, nel corso di una manifestazione elettorale del partito prima a Baucina e poi a Ciminna, incontrai per la prima volta l’onorevole Giorgio Almirante, del quale ho un ottimo ricordo, di leader carismatico della destra italiana, di grande saggio, ma ricordo che anche prima, negli anni della mia primissima infanzia, a casa del M° Genovese e di Pino La Barbera e Alfonzo Traina erano luoghi di riunioni del partito, in quanto a Baucina il partito ancora non aveva una sede ufficiale.
All’età di 12 anni mi sono ufficialmente iscritto all’organizzazione giovanile del partito, ed ho sempre collaborato alle attività militanti, ricordo con molta allegria, i pomeriggi passati insieme ai camerati di Baucina e Palermo a preparare gli striscioni che di notte affiggevamo sui muri di Baucina e dintorni.
Ho partecipato a tutte le campagne elettorali del partito e sono stato più volte rappresentante di lista, e il 26 novembre del 1995 assessore comunale aderendo ufficialmente ad AN.
Nel gennaio 1994 è nata Alleanza Nazionale, formazione elettorale composta dal Movimento Sociale Italiano ideata tra l'altro da Pinuccio Tatarella, Pippo Tricoli, Gido Virzì, Marzio Tricoli, Giustino Blandi, Enzo Fragalà con il chiaro intento di allargare gli orizzonti culturali e politici del partito.
Credere nella svolta di Fiuggi, operata dall’ultimo segretario del Msi, Gianfranco Fini è stato un errore
Fini è un traditore dell’Idea dal 1995, in quanto le sue posizioni politiche personali sono incompatibili con la storia della destra italiana e del partito, basti pensare al Fascismo definito male assoluto del XX secolo, alla cittadinanza italiana in soli 5 anni per gli immigrati, con il relativo diritto al voto, ai due si ai referendum radicali sulla fecondazione assistita.
Non è sicuramente quella incarnata da Fini e dal suo movimento di Futuro e Libertà, né tanto meno la “contro destra” incarnata dagli ex colonnelli finiani converti al berlusconesimo della seconda maniera, ora organici nel popolo delle libertà, al momento nel mio paese, l’Italia, non c’è una vera forza politica di destra, che guardi al suo glorioso passato e che torni a considerare la politica come missione.
Al popolo missino, che in 50 anni di storia del partito, con sacrifici e rinunce, pagando anche con la vita, ha tenuto alto i valori della vera destra, sociale, popolare, nazionale, dimostrando all’Italia intera, come si possa fare politica onestamente, con spirito di sacrificio, avendo come unico referente gli interessi del popolo italiano, in quanto il Movimento Sociale Italiano era l’unico partito davvero interclassista presente nel panorama politico italiano, per cui erano dirigenti del partito il principe Ruspoli e il netturbino Mario Mattei, segretario della sezione missina di Primavalle, la cui triste storia è nota a tutti.
Io, ho ancora nel sangue il MSI. Le mire, le manovre, i giochi sporchi della dirigenza del partito, nulla quindi possono togliere ai miei ricordi più cari sul piano personale e politico
MSI non ammainerò mai la tua bandiera né di abiurerò la nostra storia e quella delle nostre radici