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lunedì 12 settembre 2011

Il tempo è galantuomo:

di Benito Campobello
Il tempo, dicevano i nostri nonni, è sempre galantuomo e fà giustizia. Bisogna aver la pazienza di attendere. Nel lontano 92-93 quando il PSI, il partito al quale ho dedicato gran parte del mio tempo e delle mie energie (e non me sono mai pentito anzi ), venne spazzato via, in parte per colpe proprie, ma soprattutto per UN'AZIONE PREMEDITATA, VIOLENTA, UNILATERALE DI UN CIRCUITO GIUDIZIARIO, ECONOMICO E MEDIATICO, senza precedenti.
Certo non auguro a nessuno di provare l'amarezza che il partito cui credi venga accomunato, senza un minimo di onestà intellettuale, a qella di una associazione a delinquere, sentire, chiederti se per caso anche tu sei come i socialisti arrestati.

Quando Craxi fece nel luglio 93 quel memorabile discorso alla camera sul finanziamento illecito alla politica, nessuno ebbe il coraggio di alzarsi e replicare NON E' VERO! QUELLA ERA L'OCCASIONE PER RIFONDARE IL SISTEMA, PER RISCRIVERE NUOVE LEGGI SUI COSTI DELLA POLITICA, PER RINNOVARE LO STESSO GRUPPO DIRIGENTE. MA NESSUNO COLSE L'OCCASIONE. Per un semplice motivo: il disegno di una parte della borghesia economico-finanziaria di togliere di mezzo la politca per impadronirsi dei gioielli di Stato non poteva fermarsi. Resto' in piedi il PDS (ex comunisti) che garantiva il controllo su parte della magistratura pronta ad essere funzionale a quel disegno eversivo. Non pagarono alcun prezzo proprio per questo.
Ai loro ignari militanti di base raccontavano la storia della diversità morale, dell'autofinanziamento del partito a base di feste dell'Unità e della vendita di salsicce, ma il gruppo dirigente sapeva bene come il PCI si finanziava e come si sarebbe finanziato negli anni futuri quando, cambiato nome, avrebbe rimosso la sua storia.
Oggi la vicenda Penati pone i riflettori sul sistema di finanziamento dei DS (ovviamente avevano già cambiato nome in questo patetico tentativo di cancellare la loro storia); illumina storie di ordinaria (o straordinaria vista l'entità delle somme) corruzione e/o concussione; evidenzia per chi vuol vedere,  che quei finanziamenti non potevano fermarsi a sesto giovanni ma, presumibilmente, arrivavano a Roma alla segreteria nazionale. Penati è stato capo della segreteria politica di Bersani. Eppure nessuno, di fronte a fatti così gravi contestati, chiede il conto a Bersani, almeno sul piano politico. Epppure nessuno si chiede perchè sia stata la procura di Monza (e non quella di Milano a suo tempo contattata da Gabriele Albertini) a far luce su questi fatti. La procura di Milano qualche spiegazione dovrà darla:o dobbiamo pensare che risorse umane e finanziarie siano utilizzate per perseguire (giustamente) le serate a luci rosse di Arcore e non ci siano per indagare su fatti che sono costati miliardi alle casse pubbliche?
Gli ex PCI che in quegli anni erano davanti al Raphael a gettare vigliaccamente monetine a Craxi, pensando alla loro presunta superiorità morale, forse negheranno anche l'evidenza: è tipico della loro cultura, della loro formazione mentale. Del resto hanno creduto per decenni che la Russia fosse il paradiso in terra, che gli ungheresi erano traditori e meritavano l'invasione russa nel 56, che Praga nel 68 fu solo un deprevcabile incidente, che democristiani e socialisti erano servi dei padroni (mentre,guarda caso la caduta del potere d'acquisto dei salari la dobbiamo al governo Ciampi del 93 sostenuto soprattutto da loro e dalla Cgil). Insomma sono sempre arrivati in ritardo .... anche stavolta,con un ritardo di quasi 20 anni, speriamo capiscano che anche loro non erano "diversi", ma uomini peccatori come tanti altri; che la politica ha un costo che non si copre con la vendita delle salsicce alle feste dell'unità ma con provvedimenti seri e senza dare spazio all'antipolitica che vorrebbe alla fine una politca solo per i ricchi; che la prima repubblica oltre ai gravi errori fatti( con la loro complicità, vedi ad esempio il debito pubblico e l'offesa perpetrata ai danni delle giovani generazioni) ha portato l'Italia ad avere benessere e conquiste sociali di prim'ordine.
L'onestà e l'etica sono il prerequisito per esercitare ruoli pubblici. Nessuno ne ha il monopolio. Ma ogni forza politica che entrerà nella terza repubblica (che nascerà a breve) avrà il dovere di chiederla e verificarla per i suoi dirigenti. Che facciano presto, altrimenti x l'ennesima volta, D'Alema e Bersani saranno i veri artefici della nuova vittoria di Berlusconi!

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