di Benito Campobello
Il tempo, dicevano i nostri nonni, è sempre galantuomo
e fà giustizia. Bisogna aver la pazienza di attendere. Nel lontano 92-93 quando
il PSI, il partito al quale ho dedicato gran parte del mio tempo e delle mie
energie (e non me sono mai pentito anzi ), venne spazzato via, in parte per colpe
proprie, ma soprattutto per UN'AZIONE PREMEDITATA, VIOLENTA, UNILATERALE DI UN
CIRCUITO GIUDIZIARIO, ECONOMICO E MEDIATICO, senza precedenti.
Certo non auguro a nessuno di provare l'amarezza
che il partito cui credi venga accomunato, senza un minimo di onestà
intellettuale, a qella di una associazione a delinquere, sentire, chiederti se
per caso anche tu sei come i socialisti arrestati.
Quando Craxi fece nel luglio 93 quel memorabile
discorso alla camera sul finanziamento illecito alla politica, nessuno ebbe il
coraggio di alzarsi e replicare NON E' VERO! QUELLA ERA L'OCCASIONE PER
RIFONDARE IL SISTEMA, PER RISCRIVERE NUOVE LEGGI SUI COSTI DELLA POLITICA, PER
RINNOVARE LO STESSO GRUPPO DIRIGENTE. MA NESSUNO COLSE L'OCCASIONE. Per un
semplice motivo: il disegno di una parte della borghesia economico-finanziaria
di togliere di mezzo la politca per impadronirsi dei gioielli di Stato non
poteva fermarsi. Resto' in piedi il PDS (ex comunisti) che garantiva il
controllo su parte della magistratura pronta ad essere funzionale a quel
disegno eversivo. Non pagarono alcun prezzo proprio per questo.
Ai loro ignari militanti di base raccontavano la
storia della diversità morale, dell'autofinanziamento del partito a base di
feste dell'Unità e della vendita di salsicce, ma il gruppo dirigente sapeva bene
come il PCI si finanziava e come si sarebbe finanziato negli anni futuri
quando, cambiato nome, avrebbe rimosso la sua storia.
Oggi la vicenda Penati pone i riflettori sul
sistema di finanziamento dei DS (ovviamente avevano già cambiato nome in questo
patetico tentativo di cancellare la loro storia); illumina storie di ordinaria
(o straordinaria vista l'entità delle somme) corruzione e/o
concussione; evidenzia per chi vuol vedere, che quei finanziamenti non potevano
fermarsi a sesto giovanni ma, presumibilmente, arrivavano a Roma alla segreteria
nazionale. Penati è stato capo della segreteria politica di Bersani. Eppure
nessuno, di fronte a fatti così gravi contestati, chiede il conto a
Bersani, almeno sul piano politico. Epppure nessuno si chiede perchè sia stata la
procura di Monza (e non quella di Milano a suo tempo contattata da Gabriele
Albertini) a far luce su questi fatti. La procura di Milano qualche spiegazione
dovrà darla:o dobbiamo pensare che risorse umane e finanziarie siano utilizzate
per perseguire (giustamente) le serate a luci rosse di Arcore e non ci siano per
indagare su fatti che sono costati miliardi alle casse pubbliche?
Gli ex PCI che in quegli anni erano davanti al
Raphael a gettare vigliaccamente monetine a Craxi, pensando alla loro presunta
superiorità morale, forse negheranno anche l'evidenza: è tipico della loro
cultura, della loro formazione mentale. Del resto hanno creduto per decenni che
la Russia fosse il paradiso in terra, che gli ungheresi erano traditori e
meritavano l'invasione russa nel 56, che Praga nel 68 fu solo un deprevcabile
incidente, che democristiani e socialisti erano servi dei padroni (mentre,guarda
caso la caduta del potere d'acquisto dei salari la dobbiamo al governo Ciampi del
93 sostenuto soprattutto da loro e dalla Cgil). Insomma sono sempre arrivati in
ritardo .... anche stavolta,con un ritardo di quasi 20 anni, speriamo capiscano
che anche loro non erano "diversi", ma uomini peccatori come tanti
altri; che la politica ha un costo che non si copre con la vendita delle
salsicce alle feste dell'unità ma con provvedimenti seri e senza dare spazio
all'antipolitica che vorrebbe alla fine una politca solo per i ricchi; che la
prima repubblica oltre ai gravi errori fatti( con la loro complicità, vedi ad
esempio il debito pubblico e l'offesa perpetrata ai danni delle giovani
generazioni) ha portato l'Italia ad avere benessere e conquiste sociali di
prim'ordine.
L'onestà e l'etica sono il prerequisito per
esercitare ruoli pubblici. Nessuno ne ha il monopolio. Ma ogni forza politica
che entrerà nella terza repubblica (che nascerà a breve) avrà il dovere di
chiederla e verificarla per i suoi dirigenti. Che facciano presto, altrimenti x
l'ennesima volta, D'Alema e Bersani saranno i veri artefici della nuova
vittoria di Berlusconi!
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