Ho vissuto al limite e ai margini,
ho visto cose che neanche immagini.
Ho lottato con l’astinenza d’amore
e con l’overdose d’amare.
Ho letto sorrisi di bimbo e ghigni di mostro
negli occhi eccitati e spaventati di donne in adulterio.
Mi sono finto serio
per corrispondere all’immagine di me,
e ho perso il desiderio
di avere per forza risposte ai perché.
Mi sono drogato di speranze,
ubriacato di ricordi.
Alle vecchie facce si sovrappongono facce nuove
ora che spengo la luce e vado altrove,
ora che non mi commuove il pianto,
ora che mi schianto
contro il muro del mondo,
ora che mi inondo del torpore buono della terra,
ora che l’esistere mi sferra un altro colpo basso,
ora che fuggo il chiasso
e la noia,
ora che il giorno è più lungo della notte.
ho visto cose che neanche immagini.
Ho lottato con l’astinenza d’amore
e con l’overdose d’amare.
Ho letto sorrisi di bimbo e ghigni di mostro
negli occhi eccitati e spaventati di donne in adulterio.
Mi sono finto serio
per corrispondere all’immagine di me,
e ho perso il desiderio
di avere per forza risposte ai perché.
Mi sono drogato di speranze,
ubriacato di ricordi.
Alle vecchie facce si sovrappongono facce nuove
ora che spengo la luce e vado altrove,
ora che non mi commuove il pianto,
ora che mi schianto
contro il muro del mondo,
ora che mi inondo del torpore buono della terra,
ora che l’esistere mi sferra un altro colpo basso,
ora che fuggo il chiasso
e la noia,
ora che il giorno è più lungo della notte.
di Domenico Passantino
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