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lunedì 9 maggio 2011

Ricordo di un piccolo EROE

di Davide D'Alessandro
9 maggio 1978, a Cinisi veniva ucciso Peppino Impastato per mano mafiosa, lo stesso giorno veniva ucciso a Roma Aldo Moro per mano delle Brigate Rosse, due realtà totalmente  diverse, ma  due uomini  accomunati dall’amore per la politica e dalla brutalità dell’uomo che li ha sottratti alla vita.

Voglio ricordare la particolare vita e lotta di Peppino Impastato, un siciliano ucciso perché amava la sua terra e sognava un giorno di vederla liberata dalla tirannia della Mafia. Peppino nacque  il 5 gennaio 1948 a Cinisi in provincia di Palermo, da una famiglia mafiosa, sia il padre Luigi, il cognato  dello stesso padre e lo zio Gaetano Badalamenti( u zu’ Tano) erano esponenti della mafia locale, quest’ultimo  fu il mandante del suo omicidio. Peppino sin da giovane mostra la sua avversione al sistema mafioso e ancora ragazzo va via di casa; fonda la rivista “Idea Socialista” che sarà sequestrata dopo alcuni articoli; appena ventenne si trova all’interno del 68’ anni in cui matura le sue scelte politiche e partecipa  ai movimenti di Nuova Sinistra in particolare  alle manifestazioni contro le espropriazioni delle terre per la costruzione di un aeroporto  d’emergenza a Punta Raisi, da quest’episodio voglio ricordare parte di un di un discorso  dal film “I cento passi”   che esprime in pieno il suo modo di pensare: “ "Sai cosa penso? Che questo aeroporto in fondo non è brutto, anzi, visto così dall'alto. Uno sale qua sopra e potrebbe anche pensare che la natura vince sempre, che è ancora più forte dell'uomo, e invece non è così. In fondo tutte le cose anche le peggiori una volta fatte poi si trovano una logica una giustificazione per il solo fatto di esistere. Fanno ste case schifose con le finestre in alluminio i muri di mattoni, i balconcini, la gente ci va ad abitare e ci mette le tendine i gerani la televisione... dopo un po' tutto fa parte del paesaggio. Cioè esiste, nessuno si ricorda più di com'era prima. Non ci vuole niente a distruggere la bellezza." Ho capito e allora? " " e allora invece della lotta politica, la coscienza di classe, tutte le manifestazioni e ste fesserie bisognerebbe ricordare alla gente cos'è la bellezza, aiutare a riconoscerla a difenderla". “
 Le sue attività in ambito socio-culturale si fanno sempre più intense e l’amicizia con Danilo Dolci lo segnerà nella sua crescita politica e personale. Organizza il circolo “Musica e Cultura” e dopo aver acquisito le idee della sinistra Rivoluzionaria fonda “Radio Aut”, emittente radiofonica autofinanziata, dove sporge le proprie denuncie contro la  mafia locale, nel 78’ con il simbolo di Democrazia Proletaria si candida per le elezioni  comunali a Cinisi, ma il 9 maggio alcuni giorni prima delle elezioni viene ucciso sui binari ferroviari della linea Palermo - Trapani  con una carica di esplosivo, cercando di infangare il suo nome alcuni ipotizzavano un tentativo di attentato terroristico effettuato da lui stesso o un suicidio. Peppino era una voce che dava fastidio, la sua voce che usciva dalla radio o dai volantini “Lotta Continua” si contrapponeva  a quel sistema che da lui stesso veniva chiamato “montagna di merda”. La sua lotta viene rappresentata in pieno in una frase che recitò in un’occasione parlando della  bellezza: “E’ per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.Peppino come Falcone, Borsellino, Pio La Torre, Dalla Chiesa, Chinnici,e molti altri, voglio ricordare anche il ciminnese Clemente Bovi, sono morti per la nostra terra, per la nostra Sicilia ed è un nostro dovere ricordarli sperando che un giorno il loro sogno di vedere  “UNA SICILIA MIGLIORE” si  avveri.

GRAZIE EROI

Testo della canzone “l’uomo della verità”
Questa è la storia
Di un eroe siciliano
Che ha distrutto l'omertà
Con la voce e la sua mano
Era il '78
E la mafia governava
Ma non il nostro Peppino
Che la testa non chinava
Cinisi distrutta
Dai politici corrotti
Don Tano e i suoi amici
E da silenzi troppo forti
Da Radio Aut
I nomi uscivano taglienti
Ad ammazzare i cani
Con l'odio fra i denti
Peppino Impastato
L'indifferenza è il male
E ha divorato ogni colore
Che Peppino dipingeva
Sulle pareti del dolore
L'hanno ucciso senza pietà
Perché aveva capito
Che è impossibile tacere
Davanti a chi bacia per un rito
Hanno anche provato
A infangarne la memoria
A distruggere il ricordo
La persona e la sua storia
Ma non si può insabbiare
Per sempre la grandezza
Di un uomo coraggioso
Morto per protesta
Peppino Impastato
Quante bandiere rosse
Piangevano nel cielo
A salutare un combattente
Senza armi sul sentiero
I pugni erano chiusi
A segnare la libertà
Ad accompagnare nel viaggio
L'uomo della verità
Peppino Impastato

15 commenti:

Marta ha detto...

bellissimo articolo...! finalmente un articolo di interesse culturale , che ci fa aprire gli occhi su un fenomeno che ormai invade il nostro territorio e fa fatica ad allontanarsi nonostante le lotte continue. Complimenti!

Archimede ha detto...

Buon compleanno Peppino...
Muore l'uomo....nasce l'eroe...purtroppo...
LA nostra terra è stanca della mafia,del sangue che la mafia versato su di essa,del fango che la mafia continua a gettare su di noi.
Ci sono stati troppi eroi...
C'è bisogno di tanti uomini per far si che il sacrificio di molti come peppino non rimanga vano...Tocca a noi far camminare le loro idee sulle nostre gambe, nelle nostre menti.
"La mafia è una montagna di merda"

Vito Andrea Bovi ha detto...

HO AVUTO LA FORTUNA DI CONOSCERLO IN OCCASIONE IN QUANTO UN SUO AMICO ERA COMPAGNO MIO DI SCUOLA. ANCHE SE DI IDEOLOGIE OPPOSTE L'HO APPREZZAVO PERCHè ERA UNA PERSONA LEALE E SINCERA. QUANDO è MORTO MI è DISPIACIUTO MOLTO. ciao Peppino ti ricorderò sempre perchè l'amicizia è al di sopra di tutto.

Anonimo ha detto...

;-)

Mary Priolo ha detto...

Trovo molto interessante che un ragazzo giovane come Davide si occupi di scrivere un articolo che ci ricorda la vita e la lotta contro la mafia di un eroe Siciliano come Peppino Impastato. Complimenti per l'articolo e anche per la scelta della canzone!

Davide D'Alessandro ha detto...

Grazie per gli apprezzamenti....ma per me ricordare un grande uomo come Peppino è un dovere,com'è dovere anche ricordare Aldo Moro; con il ricordo riusciamo a far rivire le idee di quest'uomini

Anonimo ha detto...

Se "Sventurata -è- la terra che ha bisogno di eroi" (Brecht) altrettante lo è quella che ha bisogno di un duce

Domenico ha detto...

bisogno di un duce..."viene voglia un pò anormale di inventare una morale"...Davide, sembra che si giri attorno a pochi sopravvissuti...chi sono i compagnioggi? quelli che fumano trinciato? quelli con la barba incolta? quando è moda è moda!

Anonimo ha detto...

AD ALDO MORO UNO DEI PIU' GRANDI STATISTI DI UN'ITALIA CHE NON C'E' PIU' FULGIDO ESEMPIO DI RIGORE MORALE NELLA POLITICA ITALIANA, PERSONAGGIO EMBLEMATICO E PRECURSORE DEI TEMPI, UNO TRA I PIU' IMPORTANTI POLITICI CHE HA CONTRIBUITO A RENDERE GRANDE IL PARTITO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, UN PARTITO NON PIU' PRESENTE MA SEMPRE VIVO NEL CUORE DI TANTE PERSONE PERBENE DI QUESTA NOSTRA AMATA TERRA

Domenico ha detto...

la Dc non c'è più...persone per bene...ahahahahahah scusate

Domenico ha detto...

Scusa, Davide, non capoisco perchè "piccolo eroe"

Archimede ha detto...

la dc non c'è più...In effetti fino a cuffaro solo persone per bene....
Ma dico io...Cosa c'entra la dc???cosa c'entra???

Davide D'Alessandro ha detto...

A Domenico...piccolo eroe per la sua giovane età.... mi chiedi chi sono i compagni oggi? lo dovresti sapere... lascia stare quell'immagine stereotipata(barba incolta, che fuma trinciato,ecc)il compagno lo si riconosce dalla luce e la voglia di lottare che ha negl'occhi, oggi i compagni sono pochissimi e sembrano quasi spariti, ma il problema non è questo, il problema è che manca l'interessamento alla politica ai tempi di peppino su 100 ragazzi solo 10 non conoscevano niente di politica adesso è il contrario solo 10 conoscono la politica e i 90 si nascondono dietro a un simbolo o un'immagine che diventa moda...

Anonimo ha detto...

AD ARCHIMEDE: ANCHE LA DC HA AVUTO I SUOI MARTIRI E ALDO MORO E' STATO UNO DEI PIU' IMPORTANTI ESPONENTI DI QUEL PARTITO ECCO COSA C'ENTRA LA DC A MENO CHE PER TE NON VALGA LA REGOLA INVALSA TRA LE FILA DI TANTI SINISTROIDI PROFESSIONISTI DELL'ANTIMAFIA SECONDO CUI DC=MAFIA E/O MALAFFARE.
NON MI PARE CHE PARLARE DI DC IN UN CONTESTO DI LOTTA AL TERRORISMO SIA COSA SBAGLIATA.
GLI EROI NON HANNO COLORE POLITICO E NON C'E' UN PARTITO CHE ABBIA AD OGGI L'ESCLUSIVA SU QUESTI ARGOMENTI.
CIAO.

Vercingetorige ha detto...

Fare dell'erba un fascio come si diceva una volta non è ne bello ne leale ma Moro o non Moro la DC in una totale quanto generica opinione comune è stato uno dei termini di quell'equazione. Ciò non discende da una totalizzante matrice mafiosa dei suoi aderenti quanto dal semplicissimo fatto che chi comanda e governa gestisce soldi ergo: "va dove ti porta la grana" per un verso mentre dall'altro "va dove ti porta il voto". Avete mai sentito parlare mai di voto di scambio?
Se da un lato c'è il voto assicurato per il politico dall'altro quest'ultimo cosa mette sul piatto della bilancia?
Non sta forse facendo la stessa cosa l'attuale governo quando attraverso mirate riforme della giustizia ovvero leggi ad personam, che spesso è possibile vedere come leggi ad amicos, favorisce il malaffare?
E allora scusatemi, siccome nessun partito detiene il monopolio dell'onestà per diritto di natura, è possibile trovare uomini dabbene sia a destra che a sinistra questo non autorizza a dire che se il DC Aldo Moro fu un galantuomo tutti gli aderenti a quel partito lo furono. Ne discende di converso che se Peppino uomo di sinistra fu un ragazzo perbene che lottò per la giustizia sociale tutti quelli di sinistra lo possano essere.
L'attuale porcellum che mira ad omologare tutti i candidati non dando più nemmeno la possibilità di illudersi di aver scelto un uomo giusto è una legge FASCISTA che gli uomini di sinistra mi pare combattano solo letterariamente.
Il compagno Bersani e quant'altri a cominciare dal sig. Dalema se stimano essere uomini di sinistra se hanno a cuore l'Italia, se sono stufi di berluscologare tutto il santo dì dovrebbero occupare il Parlamento e fare approvare ad oltranza una legge elettorale democratica dove ogni cittadino contribuente possa essere libero di dare il suo voto a chi desidera. Non è che anche a loro questa fitinzia di legge fa comodo?