Facendo eco alle riflessioni
della Chiesa palermitana e del nostro Cardinale Arcivescovo in vista delle
prossime elezioni
amministrative anche noi desideriamo richiamare alla riflessione alcuni
punti.
1. Partecipare alla vita politica della propria
Città è un dovere non solo civico, ma anche ecclesiale. Tutta la comunità
ecclesiale nelle sue varie componenti deve sentirsi interpellata nella
partecipazione ad un appuntamento così importante della vita della nostra
Città.
2. I vescovi di Sicilia hanno recentemente
affermato in maniera efficace: “basta con le clientele e i favoritismi.”
Tutti siamo chiamati a non
servirci della politica, ma ad essere a servizio della politica e quindi del
bene comune e generale della Città. È necessario passare da un logica
individualistica a uno sguardo più ampio che guardi con speranza al futuro
dell’intera Città. È questa la logica che il cristiano può e deve portare nel
servizio alla politica.
3. Coerenza tra fede e vita, dare un’anima e un
progetto alla Città. Fare proprie le
aspirazioni dei giovani. Rispondere
concretamente alle persone in difficoltà, “poveri” e disoccupati. Questo
il nostro auspicio ai futuri amministratori della Città.
Alla Comunità viene chiesto
come richiama il nostro
Arcivescovo “il superamento di atteggiamenti parassitari e irresponsabili”. La Città di
Caccamo che è nel nostro cuore possa diventare sempre più una Città aperta
fondata sulla carità, la
legalità e la giustizia sociale.
I
vostri sacerdoti
Nessun commento:
Posta un commento