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martedì 17 aprile 2012

PD: Palermo c'è aria di nuovo

di Francesco Tusa
Il Partito Democratico ha presentato i propri candidati impegnati a Palermo e in Provincia.
La manifestazione si è tenuta al Teatro Politeama nel pomeriggio di lunedì 16 aprile.
Sono intervenuti il segretario provinciale Di Girolamo, il candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli e un ospite d'eccezione: Massimo D'Alema presidente nazionale del partito.
Sul palco presenti tutti i candidati per le circoscrizioni di Palermo e i candidati sindaci della provincia impegnati in liste civiche, sostenute anche dal PD.
Coinvolgente il discorso di Ferrandelli che con il suo "Amunì Palermo" ha trascinato la folla a credere nella svolta e nel cambiamento. Un giovane pieno di stimoli che può veramente far dimenticare ai palermitani gli anni bui in cui ha governato il centro destra. Ferrandelli ha anche parlato del mare, del verde, delle energie rinnovabili, dell’artigianato strozzato dai grandi centri commerciali e della cultura.
Non basta per Ferrandelli il fatto che Cammarata si sia dimesso per far perdere le proprie tracce, il volto di Costa è giovane ed nuovo, ma dietro di lui ci sono tutte le persone che insieme a Cammarata hanno amministrato male la Città. Per Palermo è necessario un lavoro di squadra e di unità, per operare al meglio e realizzare i propri progetti.
Un fallimento della destra sostenuto anche da Massimo D'Alema:“Questa città – dice – ha avuto un sindaco che è scappato sei mesi prima delle elezioni perché non avrebbe saputo come partecipare a una contesa di questo tipo. È stato il fallimento della destra, ora la necessità è di uscirne attraverso la ricostruzione di una prospettiva di Governo. Fabrizio Ferrandelli rappresenta un’alternativa forte e credibile a questa destra che ha fallito”.
Diretta la critica a Leoluca Orlando che dopo aver partecipato alle primarie democratiche, non ne ha accettato il risultato, proponendosi come candidato sindaco senza avere tra l'altro una lista a lui collegata per il consiglio comunale.
"In politica - ha ribadito D'Alema - bisogna accettare le sconfitte, cominciando fin da subito a lavorare al fianco di chi ha vinto le primarie. Importantissima è la presenza dei giovani, non possiamo proporre ai cittadini i soliti noti, ma dobbiamo noi stessi agevolare il ricambio generazionale".

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