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martedì 26 giugno 2012

Distretto Turistico:l'ok dalla Regione

di Agorà Ciminna
Michelangelo Lo Monaco – Pres. Distretto Turistico
Da pochi giorni è stato riconosciuto dalla Regione Siciliana con decreto dell’Assessore Regionale per il Turismo n° 27 del 13 giugno 2012  il Distretto turistico “ANTICHI MESTIERI, SAPORI E TRADIZIONI POPOLARI DI SICILIA”ed già entrato nella sua fase operativa con la pianificazione di molteplici progetti di promozione. Il distretto avrà sede a Taormina e si occuperà di un bacino di utenze di 218.000 abitanti ed 11.500 posti letto.
Ad oggi sono 23 i comuni che ne fanno parte: Campofiorito,Ciminna, Roccapalumba e Vicari in provincia di Palermo;
Favignana e Valderice in provincia di Trapani; Biancavilla, Grammichele, Ramacca, Aci Catena, Viagrande, S. Pietro Clarenza, Pedara, Giarre e Licodia Eubea in provincia di Catania; Fiumedinisi, Nizza di Sicilia, Montagnareale, Santa Teresa di Riva, Sinagra, Taormina e Furci Siculo nel territorio provinciale di Messina; e Rosolini in provincia di Siracusa.


Il partenariato privato del Distretto annovera il Touring Catania, Federalberghi Isole Minori della Sicilia, Associazione albergatori Taormina, Slow Food, la Pro Loco di Sinagra, la Pro Loco di Viagrande, la Gualtiero Viaggi, Valle dei Margi, P.S.T. Sicilia, la soc. agr. Agorà, il Consorzio Euroagrumi, Malvuccio marmi s.r.l. e la Soal s.n.c.. A questi sta per aggiungersi anche la Fondazione Buttitta.
«Il prossimo passo sarà l’elaborazione di un Marchio Collettivo del Distretto – afferma il suo presidente Michelangelo Lo Monaco – perché capace di aggregare sotto un concetto di identità forte e unificatore tutti gli operatori e attori locali. Inoltre il Marchio fungerà da strumento di comunicazione e promozione dell’area distrettuale, pronta a includere anche altri operatori che vogliono condividere il percorso di sviluppo».
Tre le aree tematiche strategiche al centro di un’offerta «unica, non riproducibile in altri luoghi – aggiunge Lo Monaco - che propone servizi e prodotti a valore aggiunto, all’insegna dell’attrattivo connubio tra la storia e l’innovazione della nostra terra». La prima è denominata “Itinerari della tradizione”, perché lega il turismo culturale all'ambiente, alla gastronomia e alle varie tipologie di eventi, da valorizzare tramite politiche d’integrazione tra musei, attività culturali e spettacoli. La seconda area è definita “I Sapori della tradizione” e vedrà l’azione congiunta degli operatori privati turistici con quelli attivi nel campo della produzione delle specialità agroalimentari ed enogastronomiche, al fine di mettere a sistema le varie esperienze territoriali, integrate anche con azioni di commercializzazione turistica. Infine, “I Sentieri della tradizione”, che punta sul turismo legato all’escursionismo, prevedendo la realizzazione di percorsi e la pubblicazione di apposite guide per soddisfare la richiesta di un segmento sempre più ricercato anche dalle giovani generazioni, oltre che dagli stranieri. 

«Il Distretto – conclude il presidente – si caratterizza dunque per la nuova visione in chiave moderna e turisticamente produttiva della grande eredità di antichi mestieri, tradizioni popolari e sapori mediterranei che la nostra Sicilia custodisce». 

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