Per noi
che cerchiamo un posto dove stare,
dove non ci raggiunga il mal di mare,
né il temporale ci cacci fuori.
Un punto di sutura
tra la terra e il cielo dove poterci rannicchiare
avvolti da una pace duratura,
dove poter riposare
le fughe date a mente e corpo,
dove se qualcuno ci sente
è pronto ad ascoltare,
dove il presente
non è mai troppo né troppo poco.
Un fuoco di compagnia
per noi che della retta via
non ne sappiamo poi tanto,
per noi che questa notte
urlano gli animali in preda ad uno spavento disumano,
per noi con queste mani sempre sudate e tremanti,
per noi che anche i santi
han dimenticato,
per noi che abbiamo vagato sempre smaniosi
di giustizia,
non l’abbiamo mai trovata
e abbiamo odiato Dio e il mondo.
Noi che in fondo
a una strada ci troverai sempre
mentre andiamo via,
noi che tra ladri e polizia
non sappiamo scegliere,
noi che ci stringiamo nella pelle
sotto le stelle
mute,
incontro a un continuo scontro,
e continuiamo ad ingoiare pur essendo contro.
22-8-2011
di Domenico Passantino
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