Bagheria 31 ottobre 2011- E' iniziato concretamente oggi con l'ordine del giorno approvato all'unanimità dall'assemblea dei sindaci del Consorzio il percorso che porterà allo smantellamento e alla liquidazione vera e, si spera definitiva, del Coinres.
All'assemblea vera e propria di oggi, che era la prosecuzione di quella dello scorso lunedì, dopo un' intera mattinata di trattative per arrivare ad un documento che potesse essere condiviso da tutti, hanno partecipato i comuni che rappresentavano il 55% delle quote del Consorzio.
Un ordine del giorno stringato e vergato a mano dalla segretaria del comune di Bagheria, dr.ssa Mimma Ficano, mette finalmente il punto alla situazione pregressa e avvia la riforma.
L'assemblea è durata una quindicina di minuti e tutti i punti sono stati approvati alla unanimità.
Erano presenti una trentina di dipendenti del Coinres, uno dei quali ha protestato per il mancato coinvolgimento dei sindacati nella assegnazione dei dipendenti ai vari comuni ( ma il presidente dell'Assemblea ha chiarito che i sindacati invitati dai commissari liquidatori per ben due volte non si erano presentati all'appuntamento).
Qualche altro minacciava a partire da domani una astensione dal lavoro, con il solito pretesto delle mancanza della dotazioni di sicurezza, ma il motivo vero della minaccia non era ben chiaro.
Vediamo i punti evidenziati nel documento.
La prima: assegnazione e messa in carico, sia pure provvisoria, dei dipendenti ai vari comuni.
Per capirci, il comune di Bagheria, e naturalmente tutti gli altri, sapranno con nome e cognome chi sono e cosa dovranno fare i dipendenti loro assegnati.
Sembra una cosa scontata, ma sinora non era così.
Sembra una cosa scontata, ma sinora non era così.
I comuni di fatto non avevano elenchi nominativi dei lavoratori che esercitavano le loro mansioni nel proprio territorio ed erano costretti a pagare a "piè di lista" cedolini di stipendio, certificati dal personale amministrativo del Coinres la cui sede era a Bolognetta, che gestiva tutto il personale e la loro destinazione nei vari comuni.
Da subito saranno i sindaci dei comuni a verificare e certificare, tramite gli uffici comunali, le presenze ( o le assenze) giornaliere dei dipendenti , le ore di straordinario e quant'altro.
Il 10% del personale corrispondente alla quota di partecipazione al Consorzio, è stato destinato alla Provincia, che potrà utilizzarlo per la pulizia delle strade intercomunali la cui competenza, e quindi la manutenzione e la pulizia, competono alla Provincia.
L'altra decisione assunta è che gli uffici del Coinres di Bolognetta verranno chiusi e il contratto di locazione disdetto.
I quattro che avevano contratti (e stipendi) da dirigenti, in considerazione del fatto che non svolgono più le funzioni per le quali erano stati assunti, funzioni di fatto oggi svolte dai comuni, verranno reinquadrati come semplici dipendenti.
Gli amministrativi nello stretto numero necessario a preparare i cedolini degli stipendi, si pensa a quattro o cinque al massimo, verranno ospitati a Baucina presso locali comunali, mentre sono stati assegnati ai avri comuni che deciderà come utilizzarli.
Vengono soppresse, ove esistessero, e pare che esistano, tutte le sedi decentrate; ed in ogni caso gli eventuali oneri di mantenimento di queste sedi non potranno gravare su tutti i comuni, ma solo su quei comuni dove queste sedi esistono.
Per finire la delega di pagamento: ogni comune pagherà direttamente i dipendenti che gli sono stati assegnatidando il netto direttamente in busta paga ai lavoratori e gli oneri riflessi al Coinres.
Come dicevamo già l'altra volta occorrerà provvedere ad una riconversione produttiva di parte del personale, amministrativo soprattutto, che è stato assegnato ai comuni.
Come dicevamo già l'altra volta occorrerà provvedere ad una riconversione produttiva di parte del personale, amministrativo soprattutto, che è stato assegnato ai comuni.
Ma il nodo più grosso deve ancora arrivare.
Riguarderà la sentenza definitiva sugli assunti con la Temporary, che sinora ben due sentenze di Tribunale reputano illegittime, e il tipo di contratto che dovrà essere applicato: se quello attuale della FederAmbiente che garantisce ai lavoratori introiti cospicui, dovuti alla mancanza di "certezza" lavorativa, o quello degli enti locali che dà più garanzie normative e sul futuro, ma meno soldi in busta paga.
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