Vi proponiamo questo pezzo tratto da “Il segreto dei nidi di ragno” di Italo Calvino, per commemorare il giorno della liberazione del nazi-fascismo:
“Cammino per un bosco di larici e ogni mio passo è storia; io penso: ti amo, Adriana, e questo è storia, ha grandi conseguenze, io agirò domani in battaglia come un uomo che ha pensato stanotte: « ti amo, Adriana ». Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano.
Certo io potrei adesso invece di fantasticare come facevo da bambino, studiare mentalmente i particolari dell’attacco, la disposizione delle armi e delle squadre. Ma mi piace troppo continuare a pensare a quegli uomini, a studiarli, a fare delle scoperte su di loro. Cosa faranno «dopo», per esempio? Riconosceranno nell’Italia del dopoguerra qualcosa fatta da loro? Capiranno il sistema che si dovrà usare allora per continuare la nostra lotta, la lunga lotta sempre diversa del riscatto umano? Lupo Rosso lo capirà, io dico: chissà come farà a metterlo in pratica, lui cosi avventuroso e ingegnoso, senza più possibilità di colpi di mano ed evasioni? Dovrebbero essere tutti come Lupo Rosso. Dovremmo essere tutti come Lupo Rosso. Ci sarà invece chi continuerà col suo furore anonimo, ritornato individualista, e perciò sterile: cadrà nella delinquenza, la grande macchina dai furori perduti, dimenticherà che la storia gli ha camminato al fianco, un giorno, ha respirato attraverso i suoi denti serrati. Gli ex fascisti diranno: i partigiani! Ve lo dicevo io! Io l’ho capito subito! E non avranno capito niente, né prima, né dopo.”
3 commenti:
25 APRILE 1945
RICORDA, O CITTADINO, QUESTA DATA
E SPIEGALA AI TUOI FIGLI
E AI FIGLI DEI TUOI FIGLI
RACCONTA LORO
COME UN POPOLO IN RIVOLTA
SI LIBERASSE UN GIORNO
DALL'OPPRESSORE
E NARRA LORO
LE MILLE E MILLE GESTA DI QUEI PRODI
CHE SUI MONTI, NEI BORGHI E IN OGNI LUOGO
SBARRARONO IL PASSO ALL'INVASORE
NÉ TI SCORDAR DEI MORTI
NÉ TI SCORDAR DI RACCONTARE
COS'È STATO IL FASCISMO
E IL NAZISMO
E LA GUERRA RICORDA
LE ROVINE, LE STRAGI, LA FAME E LA MISERIA
LO SCROSCIO DELLE BOMBE E IL PIANTO DELLE MADRI
RICORDATI DI BUCHENWALD
DELLE CAMERE A GAS, DEI FORNI CREMATORI
E TUTTO QUESTO
SPIEGA AI TUOI FIGLI
E AI FIGLI DEI TUOI FIGLI
NON PERCHÉ L'ODIO E LA VENDETTA DURI
MA PERCHÈ SAPPIAN QUALE IMMENSO BENE
SIA LA LIBERTÀ
E IMPARINO AD AMARLA
E LA CONSERVINO INTATTA
E LA DIFENDANO SEMPRE
Quando penso al 25 Aprile, la mia mente corre immediatamente ai partigiani di ogni colore politico, va alle centinaia di persone che si sono sacrificate per la libertà, va alle centinaia di persone civili innocenti, che sono state trucidate dai nazifascisti per vendetta, a tutti coloro che hanno contribuito in modo determinante, anche a costo della propria vita a fare dell’Italia una Repubblica libera e democratica.
Oggi però l’Italia appare confusa, ripiegata su se stessa, incapace di reagire di ritornare a sognare , incapace di far rivivere quegli ideali di unità e libertà che ci hanno fatto grandi.
E’ arrivato il momento di alzare la testa di imbracciare ancora le armi, ma questa voltà sono le armi della democrazia, della partecipazione e della consapevolezza, che gli italiani devono brandire contro chi da troppo tempo soffoca le giuste ambizioni dei giovani e dei lavoratori.
Credo che oggi bisogna combattere ancora una volta una battaglia di liberazione, bisogna liberare il Paese dai boiardi di Stato e dai politici sanguisughe e incompetenti.
Gente senza idee e senza prospettive, che sta rubando il futuro a intere generazioni di ragazze e ragazzi.
Una classe politica incapace di progettare un futuro per la Nazione,l’Italia merita di meglio.
La battaglia va combattuta sul terreno dell’informazione e della partecipazione, un cittadino informato non si lascia abbindolare e tirare per il naso, un cittadino informato sa come agire, sa cosa dire. L’ignoranza per le democrazie è la madre di tutte le disgrazie, la disillusione è l’anticamera di ogni dittatura, anche se di dittature diverse da quelle che l’Italia ha conosciuto nel passato.
Il sistema politico italiano è bloccato, a fasi alterne governano sempre le stesse persone, a tutti i livelli.
Su la testa italiani, dobbiamo costringere i politici a cambiare a rinnovarsi prima che sia troppo tardi, lo dobbiamo a chi per questa Repubblica per questa Libertà ha dato la vita.
Un pensiero voglio rivolgere anche alle donne e agli uomini di quelle Nazioni senza libertà, africani, asiatici, donne e uomini che sono nati in qualsiasi sud del mondo.
Uomini respinti senza pietà da tutti anche dall’Italia, uomini prigionieri dentro i confini dei loro Stati.
Esseri umani senza speranza, che trascinano le loro esistenze senza un sogno, perché i loro sogni sono stati bruciati da chi li governa e da chi li respinge quando riescono a scavalcare il filo spinato invisibile che le Nazioni ricche hanno creato attorno a loro.
Un augurio di libertà anche a loro, affinchè domani possano vivere in un mondo senza barriere di filo spinato visibile e invisibile, perché tutti abbiamo il diritto almeno di sognare.
Auguri Italia
Salvatore Fina
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