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martedì 9 agosto 2011

Scusate ma non si era votato con il referendum che l'acqua restasse di proprietà pubblica?


di Salvatore Mannina Assessore alle attività produttive - beni culturali - politiche energetiche
Dov è il movimento dei referendari, visto che a Ciminna l'acqua del canale, oggi è diventata di proprietà privata? Si avete capito bene, l'acqua del canale, quella situata presso l'ex impianto di calcestruzzi da oggi non è più di utilizzo comune, ma è diventata di utilizzo privato. Quando mi hanno telefonato, per informarmi di questo fatto, mi sembrava una delle solite strumentalizzazioni politiche di ferragosto, ma poi ritornando da Palermo ho fatto una visita lampo e non ho potuto fare altre che constatare che era vero. Ma scusate, se non ricordo male, i "fruscia" del canale, prima di essere situati dove oggi sono, non erano allocati presso il deposito dell'ex impianto di potabilizzazione ?
Andando a sbirciare qualche carta, ho trovato tra i documenti, una convenzione con cui l'ex Sindaco, a titolo gratuito, stipulava con il proprietario del terreno, ex calcestruzzi, un accordo con cui i fruscia dell'acqua, venivano levati dal posto in cui erano, e venivano situati dove fino ad oggi si trovano. Ma allora mi viene da pensare, e pensando pensando mi sono detto: ma l'acqua è o non è un bene di proprietà pubblica ? Ma nel mese di giugno con i questiti referendari, non si è votato per cofermare l'acqua un bene pubblico ? Ed allora come si fà a trasformare, l'acqua del canale, da bene pubblico in bene di proprietà privata ? Ed i consiglieri comunali che tanto interpellano l'amministrazione comunale, presenteranno una interpellanza sul perchè oggi l'acqua del canale sia diventata di proprietà privata? O meglio ancora, la cessione di un bene pubblico, non dovrebbe passare dal consiglio comunale, cosi come rivendicato dagli stessi consiglieri, per il bando del polo museale ? Vedremo, per intanto non ci resta che constatare un disaggio sempre crescente, da parte degli agricoltori, che si sono visti sottratti la possibilità di potere approviggionare l'acqua del canale.


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11 commenti:

Davide D'Alessandro ha detto...

Signor Mannina se ci fa pervenire più informazioni su quest'argomento possiamo capire se questo passaggio da pubblico a privato trova un punto di unione con il quesito referendario votato, e dal momento che il comitato referendario "2 si per l'acqua bene comune" di cui sono presidente è ancora attivo legalmente fino al 31 dicembre si quest'anno, possiamo vedere se possibile intervenire

Domenico ha detto...

é una vastasata. Nonostante i beneficiari di quest'acqua col tempo si siano nportati a casa rubinetti e tutto (dimostrazione di quanto più civili siano gli animali), tuttavia l'acqua del canale è stata una grande comodità per tutti. Ieri anch'io ero sceso al canale per prendere dell'acqua e c'erano i lavori di recinzione in corso. Ho chiesto ad un operaio cosa stava o era successo e ho ricevuto una risposta corale: si sono stretti nelle spalle e mi hanno sussurrato: volere superiore! Ma come la volontà divina, anche questa "volontà superiore" è imperscrutabile.

benito campobello ha detto...

Dopo gli ultimi referendum può apparire legittimo il quesito dell'Assesore Mannina, e la considerazione dell'amico Domenico nell'utilizzo del termine "vastasata" ma le leggi sono fatte x essere attuate, quindi bisogna ad onor di verità capire come stanno veramente i fatti, prima di alzarne un polverone! In quel luogo sappiamo tutti che esisteva un'azienda per la produzione di calcestruzzo, bene, x poter produrre calcestruzzo oltre al cemento e agli inerti bisogna di un quantitativo non irrisorio di acqua x l'impasto, per cui il proprietario ha ritenuto a sue spese effettuare delle trivellazioni onde poter captare l'acqua nel sottosuolo e portarla in superfice da utilizzare x la propria azienda,tutto ciò nel pieno della leggittimità, allora io da consigliere comunale mi sono studiato le carte molto dettagliatamente. Qualche anno addietro l'azienda cambia sito, e il proprietari ha dato la disponibilità in comodato d'uso gratuito x un tempo non illimitato l'utilizzo della sorgente, è evidente che il proprietario in qualsiasi momento ne può ritornare in possesso! Non significa che il referendum impone che l'acqua diventi tutta di utilità pubblica, se fosse cosi bisognerebbe requisire tutti i pozzi presenti nel nostro territorio! Per cui ritengo di verificare tutti i dettagli affinchè la verità appaia abbastanza chiara a tutti! capisco che è difficile visto il modus operanti della politica locale ove tutto è lecito x attaccare gli avversari politici, ma conoscendo l'assessore Mannina ritengo che questo non fà parte del suo DNA, ma si può dare adito a strumentalizzazioni gratuite che in questo momento non credo Ciminna con i tanti problemi che ha si può permettere.Grazie e buon Ferragosto a tutti!

Domenico ha detto...

Bene, grazie per i chiarimenti, Benito, non sapevo che quell'acqua fosse privata. Allora non ci resta che dire grazie al privato per la elargizione dell'acqua a titolo di comodato d'uso alla popolazione ciminnese! è stata una bella comodità.

benito campobello ha detto...

Caro Domenico la mia puntualizzazione era x chiarire come stavano le cose su notizie cui ero a conosceza diretta, inoltre ritengo che poichè a giugno siamo stati chiamati ad esprimerci su due referendum sull'acqua si poteva creare un pò di confusione, voglio ricordare di seguito i due quesiti referendari:
Il primo referendum "Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica". Il quesito chiedeva di abrogare l'art. 23 bis della Legge n. 133/2008, norma approvata dal governo Berlusconi nella quale è stabilito che di regola i servizi idrici dovranno essere gestiti da aziende private individuate mediante gara pubblica, oppure da società a capitale misto pubblico-privato nelle quali i privati detengano almeno il 40% delle quote.

Il secondo referendum sull'acqua, con scheda era intitolato "Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito" chiede l'abrogazione parziale dell'art. 154, primo comma del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 laddove la determinazione delle tariffe è determinata anche in base all' "adeguatezza della remunerazione del capitale investito". su i
Semplificando, il primo referendum sull'acqua punta contro l'assegnazione della gestione delle risorse idriche a soggetti privati,come possiamo vedere
sono delle cose diverse dal nostro caso in oggetto! Credo che era dovuto il chiarimento in quanto oggi ciminna non ha bisogno di strumentalizzazioni, ciminna oggi ha bisogno di confrontarsi su reali problemi che gravano sulla nostra comunità e non su strumentalizzazioni che possono avere odore di campagna elettorale! Cosa diversa invece su un altro problema sollevato dall'assessore Mannina relativo alla bocciatura da parte del consiglio comunale del piano sugli incarichi a professionisti esterni, la quale analisi fatta dall'assessore io condivido pienamente!

Salvatore Mannina ha detto...

Giusto per rispondere a Davide, Domenico e a Benito, la mia posizione scaturisce da quanto deliberato nella seduta di giunta n°95 del 07/10/2003 con cui l'amministrazione comunale attraverso una presa d'atto, dava la propria dipsonibilità alla stipula di un comodato gratuito approvandone il contratto per l'uso di un'area di proprietà dell'ex sindaco da adibire ad area per il carico delle autobotti.

Salvatore Mannina ha detto...

Quindi, in virtu della deliberazione citata, posso asserire, che l'acqua che fino ad ieri era collocata presso l'ex impianto di calcestruzzi proviene attraverso una tubazione dall'ex impianto di potabilizzazione, quindi la mia non è una speculazione politica, ma la costatazione dei fatti, ma per maggiori certezze basta leggere la parte narrativa della deliberazione n°95 del 07/10/2003.

Davide D'Alessandro ha detto...

Signor Mannina informi bene i lettori sui fatti

Salvatore Mannina ha detto...

Davide non riesco a capire cosa mi voglia dire con la domanda postami: credo che io in quello che ho scritto abbia citato atti, corrispondenti a delibere. L'unico fatto su cui posso integrare quanto detto è il seguente: l'acqua del canale è stata ripristinata, pertanto gli agricoltori si stanno approvvigionando, gli allevatori pure, e questo certamente basta a confermare che l'acqua era ed è di proprietà comunale.

Salvatore Mannina ha detto...

Caro Sig. Ciminna incazzato, ex amministratore, se le tue difese d'ufficio servono a farti conquistare dalle attenzioni dell'ex sindaco, comprendo, anzi credo che sia da parte sua leggittimo, ma se la questione diventi un modo per scoraggiare i cittadini a non fare politica questo non l'ho accetto, anche perchè visto che lei è stato un ex amministratore, dovrebbe essere cosciente che se oggi Ciminna non vive nella splendida Cittadina che tutti vorremmo, lei di siucuro in quota parte ha le sue responsabilità. Comunque sia, la invito a raccogliere l'invito del Blog a firmarsi quando scrive gli articoli, cosi rendiamo vero il dibattito democratico e libero.

Agorà Ciminna ha detto...

La redazione di Agorà Ciminna invita l'utente "Ciminnitu incazzato" e allo stesso modo gli altri utenti a non postare commenti sotto nickname; era stato espresso che verranno pubblicati solamente commenti con nome e cognome

Grazie

La redazione di Agorà Ciminna