Mi rannicchiavo curiosa
quasi a farmi un gomitolo
dentro il tuo pensiero
solitario.
Ogni giorno rotolavo
su quella tua inquietudine
mista di dolore
e amarezza,
sprofondando dentro
quel bambino triste
che viveva nei tuoi occhi
senza le carezze di sua madre.
di Maria Francesca Barbaria
6 commenti:
E' grave che una bella poesia non
suscita nessun commento.
Forse il cuore dei Ciminnesi è
arido ?!
APRI IL CUORE...
28 giugno 2011 14:32
Lirica intensa e fluida, da cui traspare un intimo sentimento d’amore filiale, intriso di comprensione ed affetto. Il lettore può leggere negli occhi di quel padre, che sembra aver conosciuto da sempre.
In aggiunta vorrei evidenziare ad “apri il cuore”, che chiama a’ comizi improbabili commentatori, che il suo intervento, privo di contenuto letterario, non è certo teso alla comprensione della poesia, o almeno a cavarne alcunché di utile per l’anima, tanto che non se ne intravede il fine.
Sembra quasi, ed è certezza, che questi adopri i mezzi di comunicazione in guisa impropria, a non dirla tutta.
Si astenga pure dal replicare, stante che aborro addivenire a polemiche sterili.
Finalmente un commento, supponente e saccente, ma sempre un commento che non era mai arrivato prima della sollecitazione. Almeno un cuore arido in meno a Ciminna.
Caro Lei scrivi e parli come Mughini.
Caro Lei scendi dalle nuvole.
Apri il cuore
Gradisco ed accetto solo commenti pertinenti alle mie poesie, sia positivi che negativi, non desidero invece essere ricordata da nessuno, ne tantomeno aprire il cuore a qualcuno,se volete che io continua a pubblicare su Agorà Ciminna. Vi ringrazio.
"che io continui",scusate l'errore di battitura!!!
trovo questa poesia splendida
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