Di certo quando mi iscrissi all’università e cominciai a interessarmi di politica universitaria non avrei mai pensato di leggere un articolo con questo titolo (http://www.ilgiornaledigela.it/notizie/attualita/14755-ateneo-siciliano-eletto-il-presidente-si-tratta-di-francesca-leone.html ).
Ed è in questa pagina che voglio raccontare la mia esperienza.Tutto è iniziato due anni fa, quando alcuni miei colleghi mi proposero di candidarmi al consiglio di facoltà di Scienze Politiche, io, non avendo mai fatto politica universitaria e non essemdomi mai dedicata all’associazionismo universitario, mi misi a ridere e decisi di fargli questo “favore” così loro potevano chiudere la lista e presentarsi alle elezioni. Senza aspettarmi nulla, mi dedicai alla “mia” campagna elettorale, stupenda esperienza, cominciai ad ascoltare gli studenti, cercando di risolvere tutti i loro dubbi e problemi e, inaspettatamente e con molta soddisfazione, fui eletta al consiglio di facoltà.
Inizia così un percorso diverso, cominciai a dedicarmi alla politica universitaria, cercando di rispondere alle esigenze degli studenti, difendere i loro diritti, organizzare viaggi d’istruzione e dei seminari in maniera da dare sempre più preparazione ai ragazzi che escono dalla facoltà di Scienze Politiche di Palermo e che dovranno “competere” con gli studenti che escono da altre università.
Inizia così un percorso diverso, cominciai a dedicarmi alla politica universitaria, cercando di rispondere alle esigenze degli studenti, difendere i loro diritti, organizzare viaggi d’istruzione e dei seminari in maniera da dare sempre più preparazione ai ragazzi che escono dalla facoltà di Scienze Politiche di Palermo e che dovranno “competere” con gli studenti che escono da altre università.
Da settembre 2011 con orgoglio e senso di responsabilità copro il ruolo di Presidente dell’assciazione Giovane Università dell’Ateneo di Palermo.
Giovane Università è l’associazione dei club della libertà, che si riconosce nel Popolo Della Libertà e nei valori del Partito Popolare Europeo. “L’obiettivo che si propone Giovane Università è quello di stare particolarmente attenti all’interesse degli studenti, cercando di comprendere le esigenze di questi e potere individuare soluzioni adeguate. Ma Giovane Università propone anche altri obiettivi come seminari, dibattiti e congressi per approfondire alcuni argomenti che nel corso delle lezioni non possono essere approfonditi, in modo da provvedere anche alla formazione culturale degli studenti che escono da questo ateneo”.
In questa pagina voglio rivolgermi a tutti gli studenti universitari del mio paese, sottolineando il fatto che l’università non è fatta solo di studio, lezioni, ecc., ma l’università è anche il posto dove passiamo almeno metà della nostra giornata, se non tutta la giornata, e occuparci dei “nostri” problemi credo che sia un diritto, ma anche un dovere e chiunque sia interessato a questo progetto potrà contattarmi, sarò ben contenta di avere al mio fianco persone interessate e motivate che, come me, vogliono stupirsi di questa esperienza.
3 commenti:
... Sai,anche io sono stato consigliere di facoltà... Un'esperienza a dir poco bellissima, che mi portò a fondare "Alleanza Demcratica Universitaria, l'associazione politico-culturale di cui sono tutt'oggi ancora presidente. Ti faccio i migliori auguri e ti comunico sin da adesso che puoi contare sulla mia persona al fine di promuovere tutte quelle iniziative che hanno come la crescita del contesto politico-sociale in cui viviamo... ti raccomando di non mollare, perchè oggi più che mai, specialmente a Ciminna, c'é veramente bisogno di donne impegnate in politica nel modo in cui stai cercando di fare tu. Brava!
Complimenti per la carica ricevuta e congratulazioni per l'impegno. Nonostante il numero di donne sia demograficamente superiore, sono poche quelle che si impegnano di politica, una scienza che ha bisogno della vostra intelligenza.
Spero di non offendere il gentil sesso con il mio commento, ma se leggete ad esempio i commenti e gli articoli di Agorà Ciminna sono pochissimi quelli firmati da donne.
Le quota rosa non devono essere un obbligo, ma vanno guadagnate.
Certamente non mi riferisco solo alla politica e il mio commento è mirato alla realtà ciminnese.
Vi ringrazio molto per il sostegno. Dall'esperienza che sto facendo devo dire che le donne impegnate in politica universitaria sono davvero poche, infatti mi trovo a collaborare con soli uomini. Come obiettivo ho anche quello di coinvolgere le donne, ma la risposta che mi danno le mie colleghe ( facoltà di scienze politiche) è che mi sostengono, ma non vogliono fare politica e questo mi preoccupa molto, come se la parola "politica" facesse paura, invece fare politica significa proprio occuparci della nostra realtà cercando sempre di migliorarla. Francesco, per quanto riguarda le quote rosa sono perfettamente d'accordo con te. Da donna mi mortifica molto pensare che si sia dovuta fare una legge per riservare una percentuale dei posti importanti (non solo in politica) alle donne e nonostante ciò è difficile trovarle, con il rischio di ricoprire un posto non guadagnato. La realtà ciminnese,nel suo piccolo, rispecchia un pò la realtà del resto di Italia. Mi auguro però che questo possa cambiare.
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