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giovedì 12 gennaio 2012

Al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: Belmonte Mezzagno senza Stato

di Nuova Belmonte
Egregio Presidente della Repubblica,
il comune dal quale scrivo è Belmonte Mezzagno (PA), noto alle cronache per eventi di Mafia e per aver dato i natali all'onorevole Saverio Romano.
Tuttavia a Belmonte vivono cittadini, famiglie, donne uomini e bambini come in ogni altra parte di Italia anche se qui il diritto allo studio, alla salute, all’assistenza per i disabili, alla tutela dei minori sono ormai tabù. Signor Presidente siamo nel far west, chi può ed ha i soldi si arrangia, viceversa bisogna rinunciare a mandare i figli a scuola, siamo costretti a subire da anni ormai una continua emergenza rifiuti, le strade sono stracolme e di volta in volta necessitano ordinanze del sindaco prima e del commissario straordinario dopo ma adesso che siamo abbandonati al nostro destino, senza giunta, ne sindaco, ne consiglio comunale, ne commissario cosa faremo visto il continuo disinteresse dell’ATO PA2?
Il nostro è un comune arrivato al 2012 senza bilancio di previsione 2011: l’impianto idrico cittadino fa acqua da tutte le parti, perdite copiose si registrano in diversi punti del paese con interventi rari e solo temporanei, l’illuminazione cittadina nonostante un super contratto di 25 anni è scarsa, interi quartieri al buio da mesi e mesi, le strade sono piene di buche anche profonde 20-30 cm, i nostri bambini si sono trovati all’asilo nido, alle elementari ed infine alle medie a patire il freddo per via della mancata erogazione dei riscaldamenti, anziani e disabili sono totalmente abbandonati, gli studenti delle scuole superiori non ricevono la copertura degli abbonamenti per Palermo.  Una famiglia di 4 persone con uno stipendio da 1.200 euro ne deve uscire solo 200-300 per mandare i figli a scuola, capisce che alcuni sono costretti a indebitarsi, a rinunciare a beni di prima necessità o a rinunciare completamente all'istruzione. Il lavoro è un’utopia. Le opere pubbliche fin qui concluse sono ormai in stato di degrado. Nessuno nonostante la continua richiesta di chiarimenti da parte dei cittadini ha dato risposta su quanti debiti affettivamente il comune abbia.
Nessuno ha preso provvedimenti contro l’ATOPA2 che ci ha palesemente truffato innalzando il costo del servizio da 700.000 a 2,2 sino all’arrivo dell’ormai ex commissario dott.ssa Margherita Rizza che riducendolo ad 1,3 senza alcuna rimostranza da parte dell’ATO ha dimostrato il furto perpetrato ai danni della comunità belmontese.
C’è il capitolo “commissione prefettizia” e le irregolarità nell’ordine di pagamento delle fatture. Ordine che se fosse stato rispettato avrebbe forse garantito i servizi minimi e indispensabili per uno stato sociale.
Qui la confusione é tanta e la rabbia rischia di esplodere. Mai le manifestazioni si erano viste a Belmonte, siamo  partiti con una raccolta firme per la differenziata prevista da contratto, mai effettuata e con penali mai applicate,  poi è stata la volta degli studenti per la mancanza del servizio autobus per Palermo e adesso le mamme per i loro piccoli costretti a stare in classe con giubbotto e coperte.
Basta signor Presidente, basta, deve intervenire lo Stato e non possono pagare cittadini innocenti.
Vincenzo Salerno
Cittadino Belmontese


Inviate anche voi il vostro appello al Presidente attraverso questo indirizzo
https://servizi.quirinale.it/webmail/

La lettera è stata inviata ai maggiori quotidiani nazionali e regionali.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il fatto in questione è gravissimo, auguro agli amici belmontesi di potersi riscattare presto e vivere in una situazione migliore. Ospitare nel nostro blog quest'articolo è un modo per esservi solidali e dare eco alla vostra voce.