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domenica 23 maggio 2010

3 volte INTER

di Francesco Tusa

Dopo 45 anni il sogno si realizza. Milito Principe d'Europa e Inter da leggenda. In campo una squadra concentrata che mette a segno "un grande slam" storico. Sconfitto il Bayern la coppa dalle grandi orecchie torna a Milano. (continua...)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Peccato ho notato l'assenza della bandiera Italiana ne ho viste parecchie, ma la nostra a farsi un bel giro campo non non l'hanno portata..... quelle INTERnazionili si però.

comunque onore al merito!!!

Pierluigi ha detto...

e chi se ne frega...forza inter!!!

viva inter ha detto...

Non ritengo di far parte di quella sparuta formazione di stupidi ed idioti tifosi interisti che sedicenti "onesti", ricordando le note vicende torinesi e dei cugini milanisti. Vogli tuttavia fare una riflessione, da vecchio interista, su qualche piccola caratterizzazione che ci distingue dagli altri tifosi. Noi interisti siciliani siamo cresciuti ascoltando soltanto deboli echi del boom economico, ma conoscevamo pursempre la lavatrice, il televisore, le sintesi (highlight per i più giovani Skysti) delle finali di Coppa dei Campioni vinte nel 64 e 65, i nostri genitori erano impiegati, agricoltori, muratori autotrasportatori, con salari e tenori di vita diversi, ma con sentimenti che si nutrivano a piena pancia ancora di neorealismo bianco e nero, di sentimenti veri, di addii e partenze vere. Ecco perchè noi, vecchi tifosi, ci commoviamo nel vedere le lacrime di Mourinho e Materazzi, perchè per noi sono credibili, ci riportano indietro, in quelle atmosfere grigie di una Milano ancora Italiana, fatta di soprattutto di braccia di sudore e di nafta e non di soldi di bandiere verdi di miss e nazionali di calcio padane, di imbonitori, e di altri falsari nazioanali.

Anonimo ha detto...

Cari interisti, onore al merito.
Vi auguro comunque di vivere a lungo considerato il fatto che per voi la coppa campioni è come le comete: arriva una volta ogni 45 anni.