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venerdì 3 dicembre 2010

Divieto Sparo di Petardi

da comune.ciminna.pa.it
Ricordato e preso atto che in passato si sono verificati parecchi episodi in cui diversi cittadini hanno visto attentare alla propria incolumità personale a causa di uno sconsiderato uso di petardi ed oggetti similari, impropriamente ed inopportunamente commercializzati;
b) l'uso di detto materiale esplosivo non conforme alle norme di pubblica Sicurezza, è in ogni caso motivo di reiterate lamentele da parte della generalità dei cittadini che ne subiscono delle molestie continue e, in alcuni casi, danni alle persone ed alle cose; Ritenuto necessario intervenire a tutela della tranquillità ed integrità della locale collettività affinchè la festività del "TRIUNFU" che si svolge in questo Comune e le festività Natalizie
possano trascorrere con serenità e senza patemi di animo da parte di tutti, ed al fine di prevenire liti, danni e motivi di disordine; Visti gli artt. 58, 659, 660 e 674 del Codice Penale; Attesi i poteri conferiti gli dagli artt. 68 e 69 dell'Ordinamento in Sicilia, nonché dell'art, 54 T.U.E.L n. 267/00, con specifico riguardo in materia di ordine pubblico; con Ordinanza del Sindaco n.93/2010 è stato disposto l'assoluto divieto, nel periodo festivo del "TRIUNFU" e durante le testività natalizie, anno 2010/2011, a tutti gli esercizi commerciali, nonché ai privati in quanto tali, di porre in vendita, impropriamente ed inopportunamente, ogni articolo che risulti atto a danneggiare o, comunque ad offendere e molestare le persone, ed in particolare ogni specie di petardi e oggetti esplodenti vietati dalla legge; E' fatto divieto assoluto, altresì, ai cittadini di usare in luogo pubblico o aperto al pubblico oggetti aventi le suddette caratteristiche offensive; Tutte le forze dell'ordine restano  incaricate di fare eseguire e rispettare la presente Ordinanza. La presente Ordinanza viene inviata al Comando Stazione Arma Carabinieri, al Comando Polizia Municipale a Tutti i negozianti che potrebbero vendere gli articoli di cui sopra, che, a cura dell'ufficio di Polizia Municipale, apporranno la loro firma di ricezione in calce. 

10 commenti:

Francesco Tusa ha detto...

Il mio commento è un appello rivolto ai giovani Ciminnesi. Questa tradizione va mantenuta nel tempo perchè bellissima. Viviamo u Triunfu con divertimento. I botti non fanno parte della tradizione. Organizzatevi in gruppi per fare le Vampe, realizzate i Mazzuna chi busuna, questo è u Triunfu. E poi ancora, è anche vino per tenerci caldi, è salsiccia da mangiare arrosto e anche "sicca" e ovviamente non possono mancari i 'NFRIULATI. Buon Triunfu a tutti.

Anonimo ha detto...

francesco hai pienamente ragione come dici tu u triunfu è tutto tranne che i botti. Ricordi quando li sparavi pure tu???

Salvatore Urso (pinuzzu) ha detto...

Bravo Francesco bella iniziativa complimenti.

Anonimo ha detto...

io li sparavo ma ovviamente non li tiravo sulle persone.. Se proprio si vuole mantenere questa bella tradizione che è u triunfu si dovrebbe anche iniziare a togliere quei 4deficenti che si realizzano facendo i pagliacci sotto la vara..

Francesco Tusa ha detto...

Sinceramente anche io ho comprato i petardi, ma non ne ho mai fatto un uso esagerato. Ne compravo un pacco che mi rimaneva pieno di botti e li usavamo alla fine della Novena a Santa Crocre con gli amici per fare festa. Magari mi lasciavo trasportare dal gruppo, ma siccome ho ricordi brutti di Triunfi rovinati a causa di questi botti, per esperienza dico di lasciarsi prendere dalla tradizione. Divertimento sano.
Da anni non so se l'avete notato (ho anche le foto del 2006 - video su you tube) mi sono dedicato alla realizzazione dei Mazzuna e da Vampa. Invece di stare davanti al pc a criticare anonimamente tutto e tutti uscite allo scoperto e fatevi trovare domani alle 12:00 davanti padre Pio che andiamo tutti assieme a fari i Busuna. Si sa l'unione fa la forza e fino a sta sera siamo in due quelli disponibili (io e francesco rizzo- i soliti)

Anonimo ha detto...

Dovrebbero essere le tragiche esperienze e le ancor + tragiche conseguenze che negli ultimi anni si sono verifivìcate a ciminna, a causa dei "mortaretti" che, via via, sono diventati vere e priprie bombe a mano, a scoraggiare definitivamente l'uso di queste min.....ate. Ma d'altro canto, quando un barattolo è vuoto non fa nessun rumore, (definizione ottocentesca degli inglesi quando si riferivano ai cervelli di alcuni italiani) e quindi necessita trovare tutti i mezzi per farsi notare.
Vorrei comunque sottolineare che anche da atteggiamenti non proprio religiosi, per non dire blasfemi, nasce il fastidio di vedere una tradizione così importante, forse unica in Sicilia, via via perdere significati originari e della tradizione. Ma comunque, "ri cu è a marunnuzza? nostra!!!; e di cu semu nuatri? ra marunnuzza!!

A. Anzelmo ha detto...

A propisito di "Triunfu"
Tra qualche giorno presenterò ai miei compaesani (qui arricchito da un contributo del prof Cuccia storico dell'arte e dalla relazione del restauro a cura del prof. Correnti) l'intervento con cui nel 2004 partecipai al Convegno promosso dalla Biblioteca Francescana di Pa. per celebrare il 150° del dogma dell'Immacolato concepimento di M.V.
Da sempre mi ero posto il perchè il Graziano non ne fa cenno.
U Triunfu, mi dispiace per molti, non è una tradizione ciminnita (ovvero lo è nella sua particolarità: data e forma della celebrazione paraliturgica). E' una tradizione dell'Europa Cristiana. Quasi ovunque si celebra la vigilia ed è sempre accompagnata dal consumo di piatti tipici, falò e processione preaurorale. Spesso è connessa al mito della luce.
Ecco perchè il Graziano tace.
Ciò non significa che la manifestazione tradizionale ciminnita non abbia valore anzi, le sue originali particolarità invitano ad approfondimenti

Anonimo ha detto...

botta!!!... e ti pareva non siamo gli unici neanche in quello. tappo!!

nostra ha detto...

Per quanto riguarda l'accompagnamento musicale ho trovato rispondenza a quanto citato da anzelmo. Su you tube cliccando su eventi calamonaci potrete ascoltare gli stessi motivi che ascoltate la notte du triunfu
però a marunnuzza ri cu è?

A. Anzelmo ha detto...

La questione non è essere unici.
L'importante, nella generale omologazione, è saper mantenere l'identità e le peculiarità che caratterizzano la manifestazione nostrana. A cominciare dalla nfriulata. La semplice ricetta ciminnita è variata a tal punto da renderla un comune calzone: aggiunta di salsa, patate, piselli, salumi vari... e chi più ne ha (di strani ingredienti) più ne mette.
Abbiamo quasi distrutto la fiaccolata e i balluna, la cantata è un caotico mugugno a pieno volume, et cetera...
Prendiamo ad esempio l'addobbo della vara nelle processioni diurne... è stato quello per secoli perché è diventato come in tutte le altre processioni e come altrove?
Certo, ridurre la vara ad una bancarella di ortofrutta non è quello che ci aspetta.
Ma i simboli vanno mantenuti
Il parroco, cui ho fatto anticipato omaggio del volumetto ha positivamente giudicato la tradizione vedendo le due foto che la illustrano... E si commentava: "perchè davanti al tabernacolo dell'Eucarestia si continua ad accendere la lampada ad olio? Oggi che un piccolo led...
I simboli parlano più di tante parole.
E' la purezza delle tradizioni che bisogna recuperare.