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lunedì 7 febbraio 2011

Appendi alla tua finestra la bandiera della pace

da perlapace.it
E il 25 settembre 2011 portala alla Marcia Perugia-Assisi. Be part of the solution! Le cose non cambieranno se resteremo a guardare.
Cara amica, caro amico,
l’Italia, che nel 2011 festeggia il suo 150° compleanno, ha una gran bella Costituzione che deve essere attuata e rispettata. In quella Carta, frutto di uno straordinario sforzo unitario, è stato sancito che l’Italia ripudia la guerra e deve impegnarsi a costruire la pace e la giustizia.
Eppure, ancora oggi, l’Italia continua a combattere in Afghanistan, taglia i fondi per la scuola e mantiene una spesa militare molto elevata, è tra i primi esportatori di armi al mondo, ha azzerato l’impegno contro la povertà e non rispetta nemmeno i diritti di chi fugge dalla miseria e dalla guerra. 
Una situazione intollerabile che non può essere coperta dal nostro silenzio!

Per questo, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e del 50° anniversario della Marcia per la pace Perugia-Assisi, ti invitiamo a compiere due gesti semplici e significativi:


1. appendi alla tua finestra la bandiera della pace lasciandola ben visibile fino al 25 settembre 2011 quando si svolgerà la prossima Marcia per la pace Perugia-Assisi;

2. firma la “Dichiarazione di pace” con cui vogliamo ricordare a tutti che l’Italia deve ripudiare la guerra e lottare contro la povertà, tagliare le spese militari, investire sull’educazione, rispettare i diritti umani e prendersi cura della Terra (vedi il testo in allegato).

Due piccoli gesti per dare voce a chi non ha voce, per difendere i diritti umani, per non essere complici, per dire che le cose devono cambiare profondamente, perché ci sia un po’ più di giustizia, per liberarci dalla guerra e dallo sfruttamento, per rispettare la Costituzione, per costruire un’Italia migliore in un mondo migliore, per costruire una politica di pace.


Be part of the solution!
Le cose non cambieranno se resteremo a guardare

Appendi alla tua finestra la bandiera della pace, scatta una foto e inviala all’indirizzo: redazione@perlapace.it

Invia la tua adesione
 alla Tavola della pace, via della viola 1 (06122) Perugia - Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - email segreteria@perlapace.it

(*) La campagna “bandiere di pace” è promossa dalla Tavola della pace, dalla Rete italiana per il disarmo e da numerose altre associazioni. Aderisci anche tu!

 


- 2011 -

L’Italia
che amo, che festeggio e che voglio costruire
ripudia la guerra,
lotta contro la povertà,
taglia le spese militari,
investe sull’educazione,
rispetta i diritti umani,
cura la Terra.
 
L’Italia che compie 150 anni ha una gran bella Costituzione. L’Italia, che compie 150 anni, ripudia la guerra, lavora per la pace e la giustizia, promuove la sicurezza umana e la democrazia internazionale rafforzando l’Unione Europea e l’Onu. Smette di fare la guerra in Afghanistan e costruisce la pace in Medio Oriente, in Africa e nel resto del mondo. Lotta contro la povertà e le disuguaglianze sociali nelle nostre città, in Europa e nel mondo e promuove un lavoro dignitoso per tutti. Taglia le spese militari e smette di vendere armi nel mondo.Investe sull’educazione, sulla cultura, sulla formazione e sul protagonismo dei giovani. Rispetta i diritti umani, a cominciare da quelli dei migranti che vivono e nascono nel nostro paese, e si batte contro le mafie, la corruzione, l’illegalità e ogni forma di razzismo e di violenza.Cura la Terra, difende i beni comuni e promuove nuovi stili di vita.

Questa è l’Italia che amo, che festeggio e che voglio costruire.

(*) La campagna “L’Italia ripudia la guerra” è promossa dalla Tavola della pace, dalla Rete italiana per il disarmo e da numerose altre associazioni. Aderisci anche tu!

Invia la tua adesione alla Tavola della pace, via della viola 1 (06122) Perugia - Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - email segreteria@perlapace.it

Appendi alla tua finestra la bandiera della pace, scatta una foto e inviala all’indirizzo: redazione@perlapace.it


allegato:dichiarazione di pace

2 commenti:

Articolo 11 ha detto...

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Perchè quindi la leva obbligatoria fino a pochi anni fa e i finanziamenti a quelle missioni che ci ostiniamo a chiamare di pace?

Anonimo ha detto...

Metti che (per sentito dire) a Nassiria o nei paraggi società petrolifere italiane avessero concessioni per ricerca di petrolio...
19 ragazzi italiani saltati per aria.
Ti basta?