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mercoledì 9 maggio 2012

Auguro ai ciminnesi 5 anni di buona amministrazione.


di Salvatore Fina
Auguro ai ciminnesi 5 anni di buona amministrazione. Auguro a maggioranza e opposizione buon lavoro.
Ciminna ha scelto l’usato garantito, (va detto che anche il principale opponente vanta diversi lustri di attività politica) uso la metafora dell’usato garantito, perché nella futura amministrazione non si intravedono sostanziali e rilevanti elementi di discontinuità rispetto alla amministrazione di Vito Catalano del 2001/2006, anzi quella amministrazione si ricompatta con il ritorno in patria dell’ex Sindaco Giuseppe Leone.
Va dato atto al Sindaco appena eletto di coerenza rispetto al passato, un passato che ha tenacemente e orgogliosamente difeso, rivendicato e riproposto, va dato atto a Vito Catalano di non avere cambiato bandiera, e questo nel degradato panorama politico ciminnese non è poco. Forse questa coerenza può essere annoverata tra le concause della sua vittoria.

Tuttavia mi sarei aspettato dal Sindaco appena eletto, qualche parola chiara circa la decisione di accettare il ritorno sotto la sua bandiera, di colui il quale nel 2006, dopo cinque anni di amministrazione simbiotica, lo aveva inspiegabilmente rinnegato come Sindaco e sconfitto alle elezioni.
Allo stato l’unica spiegazione possibile è quella del calcolo numerico.
Personalmente, per oltre due anni sono stato capogruppo in consiglio comunale del gruppo d'opposizione, durante il primo mandato Vito Catalano.
Devo dire che se da un lato gli riconoscevo una certa fattività, dall'altro ero costretto ad agire una opposizione senza sconti perchè non condividevo ne il suo metodo di lavoro, ne la sostanza di molte delle decisioni da lui prese (vedi coinres per citarne una).
Il risultato del 6 e 7 maggio, non mi sorprende molto, forse mi aspettavo un distacco inferiore tra vincitore e sconfitto, e qualche voto in più per la lista Liberamente.
Una riflessione breve, voglio farla invece sui cosiddetti portatori di voti.
Si palesa, anche in questa tornata elettorale, che il voto a Ciminna è quasi tutto di natura clientelare, amicale e di parentela, da una parte e dall'altra.
Niente da ridire sul voto dato al parente o all'amico.
Molto invece c'è da criticare sulla prima tipologia di voto da me citata, che è in gran parte la ragione fondante del patto patologico elettore/eletto in Sicilia.
Il clientelismo è l’affarismo in politica sono le cause principali dell'arretratezza politica dell'elettorato siciliano, esso ha conseguenze nefaste sui meccanismi di selezione della classe dirigente (vedi Cammarata a Palermo o gli altri leccaculo che mandiamo in Parlamento a Roma), e per caduta sulla qualità delle scelte che interessano la nostra vita quotidiana.
E' assolutamente vero che il ciminnese non aveva molta scelta e quindi ha dovuto votare quello che c'era in campo, anche se si poteva votare scheda bianca o non recarsi alle urne.
Credo che se analizziamo la distribuzione delle preferenze avute dai candidati al consiglio comunale, è facile intuire, che dentro la cabina elettorale, tantissimi hanno restituito i favori ricevuti nelle ultime operazioni di assunzioni politiche che hanno riguardato tanti ciminnesi.  
In questo quadro mi sorprende l'incredibile exploit di un candidato della lista lavoro e libertà per il quale non riesco a darmi una spiegazione.
Infine una semplice riflessione per il futuro.
Abbiamo sotto gli occhi che la tipologia del voto ciminnese lascia probabilmente poco spazio, a chi come me crede che sarebbe ora di avviare a Ciminna, una stagione politica nuova e un percorso di partecipazione attiva alla vita amministrativa di quanti vogliano dare il proprio contributo alla crescita della nostra comunità. (come quella che è già iniziata in campo nazionale).
Tuttavia, considerato che adesso questa amministrazione dovrebbe amministrare 5 anni, chiunque non si sentirà rappresentato, può cominciare a farsi avanti adesso.
Ci sono 5 anni per prepararsi e preparare una proposta nuova e credibile, ci sono 5 anni per essere presenti e parte attiva, ci sono 5 anni per dare il nostro contributo di idee disinteressate a questa amministrazione, ci sono 5 anni per opporsi alle cose sbagliate e favorire la realizzazione di quelle giuste e interessanti per la comunità.
Durante i comizi i candidati dei due schieramenti più forti, si sono scambiati accuse pesanti di cattiva politica, lo hanno fatto appositamente troppo tardi, lo hanno fatto solo dopo che la festa era finita e si accingevano a prepararne un'altra di festa, e ciascuno lottava per sedersi a capotavola.
Chi non si sentirà rappresentato dovrà impegnarsi (adesso) affinchè questo non si ripeta.
Adesso è il tempo di iniziare ad agire e coltivare il futuro attraverso un presidio civico/politico dinamico e aperto, che operi nello stesso tempo con i metodi del controllo e della proposta.
Adesso è il tempo di spiegare in maniera credibile ai ciminnesi che a Ciminna una politica onesta e competente è possibile. Adesso che i nuovi amministratori si accingono a sedersi noi dobbiamo alzarci in piedi.
Lo dobbiamo fare per preparare una classe dirigente capace e metodi di selezione politica che abbiano il solo obiettivo di pensare le scelte migliori per la comunità.
Lo dobbiamo fare anche per evitarci fenomeni di Scilipotismo, che degradano chi li mette in atto, ma che inquinano tutta la vita politica, generando agli occhi degli elettori una visione della classe politica fatta di una poltiglia amorfa e putribonda dalla quale attendersi al massimo qualche favore personale.
Ovviamente la speranza è quella di vedere una amministrazione attiva, competente, giusta, onesta e trasparente, allo stato è solo una speranza il tempo ci dirà.
Auguri Ciminna

3 commenti:

sic68 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
sic68 ha detto...

Condivido molte cose di Totò Fina, mi auguro che in futuro Ciminna possa prendere coscienza dei propri diritti e mandare a quel paese i trafficanti di voti.
Però non basta solo scrivere in un blog per sentirsi la coscienza a posto. Bisogna esporsi in prima persona anche a rischio di rendersi impopolari, cosa di cui Totò ritengo non ha mai avuto paura. Penso personalmente che il confronto con gli altri è sempre costruttivo.

Onofrio ha detto...

Un pensiero e un grazie a Vito Tusa e alla lista Liberamente che con coraggio e determinazione hanno

affrontato una campagna elettorale impossibile in una Ciminna tenacemente abbarbicata alle proprie

tradizioni ed abitudini utili o dannose che siano, dove il voto viene visto come un "impegno" da

dare e procurare ad un familiare, parente, amico o conoscente quasi sempre per un favore ricevuto o con la speranza di riceverlo e dove rimane pochissimo spazio alla valutazione dei programmi, dei candidati e del bene comune.

Grazie per avere pubblicato nel web i comizi della loro campagna elettorale dando l'opportunità di votare

consapevolmente anche ai ciminnesi che non possono uscire di casa, o non possono stare per tanto tempo

in piedi o semplicemente non desiderano esporsi o vogliono risentire qualche punto dei discorsi fatti; ciò per

Ciminna è stato veramente qualcosa di nuovo ed utile poichè tutti hanno avuto la possibilità di sentire i comizi: chi non ha una connessione a internet sicuramente aveva un familiare, un parente, un nipote o un conoscente che poteva farglieli sentire. Per un movimento appena nato, che ha tutte le potenzialità per crescere e trovarsi pronto per le prossime elezioni, è stato comunque un buon risultato.