di Salvatore Fina
Auguro ai ciminnesi 5 anni di buona
amministrazione. Auguro a maggioranza e opposizione buon lavoro.
Ciminna ha scelto l’usato garantito,
(va detto che anche il principale opponente vanta diversi lustri di
attività politica) uso la metafora dell’usato garantito, perché
nella futura amministrazione non si intravedono sostanziali e
rilevanti elementi di discontinuità rispetto alla amministrazione di
Vito Catalano del 2001/2006, anzi quella amministrazione si
ricompatta con il ritorno in patria dell’ex Sindaco Giuseppe
Leone.
Va dato atto al Sindaco appena eletto
di coerenza rispetto al passato, un passato che ha tenacemente e
orgogliosamente difeso, rivendicato e riproposto, va dato atto a Vito
Catalano di non avere cambiato bandiera, e questo nel degradato
panorama politico ciminnese non è poco. Forse questa coerenza può
essere annoverata tra le concause della sua vittoria.
Tuttavia mi sarei aspettato dal Sindaco
appena eletto, qualche parola chiara circa la decisione di accettare
il ritorno sotto la sua bandiera, di colui il quale nel 2006, dopo
cinque anni di amministrazione simbiotica, lo aveva inspiegabilmente
rinnegato come Sindaco e sconfitto alle elezioni.
Allo stato l’unica spiegazione
possibile è quella del calcolo numerico.
Personalmente, per oltre due anni sono
stato capogruppo in consiglio comunale del gruppo d'opposizione,
durante il primo mandato Vito Catalano.
Devo dire che se da un lato gli
riconoscevo una certa fattività, dall'altro ero costretto ad agire
una opposizione senza sconti perchè non condividevo ne il suo metodo
di lavoro, ne la sostanza di molte delle decisioni da lui prese (vedi
coinres per citarne una).
Il risultato del 6 e 7 maggio, non mi
sorprende molto, forse mi aspettavo un distacco inferiore tra
vincitore e sconfitto, e qualche voto in più per la lista
Liberamente.
Una riflessione breve, voglio farla
invece sui cosiddetti portatori di voti.
Si palesa, anche in questa tornata
elettorale, che il voto a Ciminna è quasi tutto di natura
clientelare, amicale e di parentela, da una parte e dall'altra.
Niente da ridire sul voto dato al
parente o all'amico.
Molto invece c'è da criticare sulla
prima tipologia di voto da me citata, che è in gran parte la ragione
fondante del patto patologico elettore/eletto in Sicilia.
Il clientelismo è l’affarismo in
politica sono le cause principali dell'arretratezza politica
dell'elettorato siciliano, esso ha conseguenze nefaste sui meccanismi
di selezione della classe dirigente (vedi Cammarata a Palermo o gli
altri leccaculo che mandiamo in Parlamento a Roma), e per caduta
sulla qualità delle scelte che interessano la nostra vita
quotidiana.
E' assolutamente vero che il ciminnese
non aveva molta scelta e quindi ha dovuto votare quello che c'era in
campo, anche se si poteva votare scheda bianca o non recarsi alle
urne.
Credo che se analizziamo la
distribuzione delle preferenze avute dai candidati al consiglio
comunale, è facile intuire, che dentro la cabina elettorale,
tantissimi hanno restituito i favori ricevuti nelle ultime
operazioni di assunzioni politiche che hanno riguardato tanti
ciminnesi.
In questo quadro mi sorprende
l'incredibile exploit di un candidato della lista lavoro e libertà
per il quale non riesco a darmi una spiegazione.
Infine una semplice riflessione per il
futuro.
Abbiamo sotto gli occhi che la
tipologia del voto ciminnese lascia probabilmente poco spazio, a chi
come me crede che sarebbe ora di avviare a Ciminna, una stagione
politica nuova e un percorso di partecipazione attiva alla vita
amministrativa di quanti vogliano dare il proprio contributo alla
crescita della nostra comunità. (come quella che è già iniziata in
campo nazionale).
Tuttavia, considerato che adesso questa
amministrazione dovrebbe amministrare 5 anni, chiunque non si sentirà
rappresentato, può cominciare a farsi avanti adesso.
Ci sono 5 anni per prepararsi e
preparare una proposta nuova e credibile, ci sono 5 anni per essere
presenti e parte attiva, ci sono 5 anni per dare il nostro contributo
di idee disinteressate a questa amministrazione, ci sono 5 anni per
opporsi alle cose sbagliate e favorire la realizzazione di quelle
giuste e interessanti per la comunità.
Durante i comizi i candidati dei due
schieramenti più forti, si sono scambiati accuse pesanti di cattiva
politica, lo hanno fatto appositamente troppo tardi, lo hanno fatto
solo dopo che la festa era finita e si accingevano a prepararne
un'altra di festa, e ciascuno lottava per sedersi a capotavola.
Chi non si sentirà rappresentato dovrà
impegnarsi (adesso) affinchè questo non si ripeta.
Adesso è il tempo di iniziare ad agire
e coltivare il futuro attraverso un presidio civico/politico dinamico
e aperto, che operi nello stesso tempo con i metodi del controllo e
della proposta.
Adesso è il tempo di spiegare in
maniera credibile ai ciminnesi che a Ciminna una politica onesta e
competente è possibile. Adesso che i nuovi amministratori si
accingono a sedersi noi dobbiamo alzarci in piedi.
Lo dobbiamo fare per preparare una
classe dirigente capace e metodi di selezione politica che abbiano il
solo obiettivo di pensare le scelte migliori per la comunità.
Lo dobbiamo fare anche per evitarci
fenomeni di Scilipotismo, che degradano chi li mette in atto, ma che
inquinano tutta la vita politica, generando agli occhi degli elettori
una visione della classe politica fatta di una poltiglia amorfa e
putribonda dalla quale attendersi al massimo qualche favore
personale.
Ovviamente la speranza è quella di
vedere una amministrazione attiva, competente, giusta, onesta e
trasparente, allo stato è solo una speranza il tempo ci dirà.
Auguri Ciminna
3 commenti:
Condivido molte cose di Totò Fina, mi auguro che in futuro Ciminna possa prendere coscienza dei propri diritti e mandare a quel paese i trafficanti di voti.
Però non basta solo scrivere in un blog per sentirsi la coscienza a posto. Bisogna esporsi in prima persona anche a rischio di rendersi impopolari, cosa di cui Totò ritengo non ha mai avuto paura. Penso personalmente che il confronto con gli altri è sempre costruttivo.
Un pensiero e un grazie a Vito Tusa e alla lista Liberamente che con coraggio e determinazione hanno
affrontato una campagna elettorale impossibile in una Ciminna tenacemente abbarbicata alle proprie
tradizioni ed abitudini utili o dannose che siano, dove il voto viene visto come un "impegno" da
dare e procurare ad un familiare, parente, amico o conoscente quasi sempre per un favore ricevuto o con la speranza di riceverlo e dove rimane pochissimo spazio alla valutazione dei programmi, dei candidati e del bene comune.
Grazie per avere pubblicato nel web i comizi della loro campagna elettorale dando l'opportunità di votare
consapevolmente anche ai ciminnesi che non possono uscire di casa, o non possono stare per tanto tempo
in piedi o semplicemente non desiderano esporsi o vogliono risentire qualche punto dei discorsi fatti; ciò per
Ciminna è stato veramente qualcosa di nuovo ed utile poichè tutti hanno avuto la possibilità di sentire i comizi: chi non ha una connessione a internet sicuramente aveva un familiare, un parente, un nipote o un conoscente che poteva farglieli sentire. Per un movimento appena nato, che ha tutte le potenzialità per crescere e trovarsi pronto per le prossime elezioni, è stato comunque un buon risultato.
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