fosco di malinconia
di piatte simmetrie esistenziale
incroci di essenze soffocate.
Spazzami!
Trasportami!
Come fossi foglia.
Tu che soffi gelido
palpando le mie ciglia
spiegando le mie ali
primitive fra note insolite
accordi leggeri
Dissenso latente
e il respiro è un affanno
Fra le ali la nebbia
si spezza, si addolcisce
di aggraziate immagini di luce
forme obliose, sinuose
vivono dentro di me
acerbe, distratte,
nude in punta di piedi
danzano la primavera.
di Maria Francesca Barbaria
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